LO SCENARIO

Banda larga fissa, Ocse: fibra vincente, sorpassato anche il cavo

Abbonamenti a quota 34,9% con una crescita del 18,6% nel 2021 nei 38 Stati aderenti all’organizzazione. Italia sopra la media con il 43,3%. Per la prima volta superato l’utilizzo del “cable” (non adottato nel nostro Paese)

Pubblicato il 21 Lug 2022

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Banda larga mobile, è la fibra a fare la parte del leone. Superando non solo Adsl, ma ora anche il cavo – una soluzione che in Italia non è stata adottata. Emerge dal nuovo aggiornamento dell’Ocse secondo cui l’Internet in fibra ad alta velocità ha per la prima volta superato il cavo diventando la principale tecnologia a banda larga fissa nei 38 paesi membri dell’organizzazione. A quota 34,9% gli abbonamenti a banda larga fissa.

Abbonamenti in fibra, Italia al 43,3%

L’Italia si piazza in ottava posizione fra i Top Ten dell’accelerazione sulla fibra, registrando nel 2021 una crescita degli abbonamenti del 43,3%.

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Secondo l’aggiornamento gli abbonamenti in fibra sono aumentati del 18,6% nel corso dell’anno fino a dicembre 2021. Tanto da superare la soluzione “via cable” ora al 32,4% negli abbonamenti a banda larga fissa, e la Dsl al 27%.

“Una buona notizia – commentano dall’Ocse – per la fornitura di servizi e applicazioni ad alta intensità di dati, data la capacità simmetrica offerta dalla fibra”.

La crescita maggiore è stata in Costa Rica, Israele, Grecia e Belgio, che nel 2021 hanno tutti aumentato le connessioni in fibra di oltre l’80%. Cile, Finlandia, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Norvegia e Portogallo e oltre il 70% in Islanda, Giappone, Corea, Lettonia, Lituania, Spagna e Svezia.

‌‌La mappa degli abbonamenti

Gli abbonamenti a banda larga fissa continuano a crescere in quasi tutti i paesi dell’Ocse, aumentando del 3,9% nell’area Ocse nel 2021 per un totale di 472 milioni, da 454 milioni di dicembre 2020, a una media di 34,4 abbonamenti ogni 100 abitanti nell’Ocse. La Svizzera guida il gruppo con un tasso di penetrazione di 48,4 abbonamenti ogni 100 persone, seguita da Francia (46%), Norvegia (45%) e Danimarca (45%).

Utilizzo dei dati mobili

L’utilizzo dei dati mobili per abbonamento è aumentato del 15% nel 2021, meno che nel 2020, ma con un aumento del 79% nei tre anni fino alla fine del 2021. La quantità di dati consumati è in media di 8,4 GB per abbonamento Ocse al mese, ma varia notevolmente in base al Paese.

La Finlandia è in testa con 36,7 GB al mese per abbonamento, seguita da Lettonia (29,7 GB) e Austria (26,4 GB), mentre le medie mensili in Messico e Repubblica Slovacca sono appena sotto i 4 GB.

Nonostante l’altissima penetrazione degli abbonamenti a banda larga mobile, il 2021 ha comunque registrato una crescita significativa del 5,5%. La penetrazione della banda larga mobile è più alta in Giappone, Estonia, Stati Uniti e Finlandia, con abbonamenti ogni 100 abitanti rispettivamente del 191%, 180%, 169% e 157%.

Il quadro del machine-to-machine

L’Islanda è di gran lunga il leader nelle comunicazioni M2M con 317 schede sim M2M ogni 100 abitanti. L’alto numero è guidato dalla fornitura di abbonamenti M2M da parte di Vodafone Iceland.

Anche Svezia, Austria, Norvegia e Germania sono ai primi posti in termini di schede sim M2M pro capite. Complessivamente, gli abbonamenti M2M/cellulari integrati sono aumentati di oltre il 16% (58 milioni di nuovi abbonamenti) nell’ultimo anno nei paesi per i quali erano disponibili dati.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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