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Banda ultralarga, Di Maio convoca il Cobul: “Bisogna avviare piano aree grigie”

Il ministro dello Sviluppo economico annuncia che l’incontro si terrà a giugno. Si punta a portare la banda ultralarga a 1 Giga nelle aree dove si concentrano molte imprese ed anche al lancio dei voucher per la connettività. 7mila le aree industriali senza fibra. Per le Pmi voucher da 3mila euro

Pubblicato il 22 Mag 2019

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Banda ultralarga, è tempo di aree grigie. Il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha annunciato – in occasione del suo incontro con l’assemblea di Confindustria – il piano che il governo si appresta a battezzare per portare la connettività ultraveloce nelle aree a metà strada fra quelle “periferiche” e persino sperdute, e le città. Aree dove si concentra un elevato numero di aziende. “A giugno convocherò il Comitato Banda Ultralarga (Cobul, ndr) proponendo alle Regioni l’avvio del Piano Aree grigie per portare la banda ultralarga a 1 giga e il lancio di voucher per la connettività. Per questi obiettivi sono stati già allocati oltre 3 miliardi di euro”.

Aree grigie: oltre 7mila aree industriali senza fibra

Delle aree grigie fanno parte svariati distretti industriali. Stando ai dati del “Libro bianco sul digital divide” a firma di EY, nelle aree grigie “risiede” il 65% delle imprese. E dalle elaborazioni aggiornate per CorCom un anno fa risultano oltre 7.000 le aree industriali prive di connessione in fibra oltre i 30 Mbps. E in 1.700 di quelle considerate di piccole dimensioni i servizi broadband di rete fissa non sono minimamente disponibili.

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Voucher, in arrivo 3mila euro per impresa

3mila euro per Pmi. 5mila per istituto scolastico. E risorse anche per le famiglie. Questo il “piano” voucher a cui sta lavorando il Mise insieme con Infratel. Ad annunciare le misure prossime venture, il presidente di Infratel Maurizio Dècina (fra i protagonisti dell’edizione 2019 di Telco per l’Italia in programma il 12 giugno prossimo a Roma) in occasione del convegno annuale Aiip che ha riunito a dibattito a Roma politici, aziende ed esperti del settore sul tema dell’ultrabroadband. Dècina ha sottolineato che il piano di incentivi – di cui peraltro si discute da anni – “è prossimo all’approvazione”. L’obiettivo è favorire la domanda di fibra, attualmente stagnante e decisamente non in linea con l’infrastrutturazione. “Le reti vanno accese”, ha detto il presidente di Infratel. I riflettori, inoltre, si stanno progressivamente spostando sulle aree grigie su cui sono attesi investimenti, alla stregua di quanto avvenuto per le bianche, in modo da poter spingere ulteriormente la posa della fibra e soprattutto andare a portare la connettività a banda ultralarga fino a 1Gb in zone strategiche dove spesso si concentrano le aziende e i distretti industriali. Infratel – ha annunciato il direttore generale Salvatore Lombardo – “è prossima alla conclusione della nuova mappatura delle aree in questione” da cui poi sortirà un quadro preciso dello status quo per poter procedere con eventuali azioni a sostegno dell’infrastrutturazione.

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