10 Paesi scettici o contrari, 10 favorevoli e sei neutrali: questo l’esito della riunione che si è tenuta nei giorni scorsi fra i ministri delle Tlc dei principali Paesi europei con il Commissario Ue all’Interno Thierry Breton per fare il punto sulla proposta che punta a obbligare le principali big tech a contribuire alla realizzazione delle nuove reti a banda ultralarga attraverso un contributo economico in chiave di fair share.
La Francia a favore, la Germania chiede una valutazione di impatto
Secondo quanto risulta a CorCom si sarebbero espressi a favore o comunque aperti all’ipotesi, oltre all’Italia, Polonia, Romania, Francia, Lettonia, Ungheria, Grecia, Portogallo e Cipro.
Sei i neutrali: Belgio, Slovacchia, Belgio, Slovenia, Finlandia, Croazia e Svezia (presidente di turno della Ue che dunque per “protocollo” deve comunque rimanere neutrale).
Dieci gli scettici o comunque non propensi che avrebbero chiesto una valutazione di impatto prima di procedere: si tratta di Lussemburgo, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Germania, Irlanda, Estonia, Danimarca, Lituania, Austria e Malta.
Butti: “Seguiamo con attenzione il dibattito”. Il Sottosegretario a Telco per l’Italia
“Stiamo seguendo con estrema attenzione il dibattito e le posizioni che stanno emergendo in Europa da parte dei diversi attori coinvolti sul tema del cosiddetto fair share. Si tratta di una questione estremamente complessa e per questo auspichiamo che qualunque proposta in via di definizione in sede europea possa essere sostenuta da un’attenta analisi dei costi e dei benefici, affinché si valutino in modo approfondito gli impatti delle misure sullo sviluppo di Internet, oltre che sulla trasformazione digitale di imprese e Pubblica Amministrazione”. Così il Sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti.
Butti sarà presente a Telco per l’Italia a Roma il 15 giugno
A Telco per l’Italia il vice direttore generale di Etno, Alessandro Gropelli
È previsto domani l’incontro a Bruxelles fra con l’Etno, l’associazione che rappresenta le principali telco in Europa e i Commissarie Ue Thierry Breton e Margrethe Vestager: il 15 giugno a Roma a Telco per l’Italia il vice direttore generale dell’Associazione Alessandro Gropelli a fare il punto della situazione.
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La consultazione Ue
La consultazione Ue lanciata nell’ambito del Connectivity Package si è conclusa lo scorso 19 maggio. Secondo Etno e Gsma è necessario armonizzare le leggi del settore e consentire il consolidamento, dando alle telco la possibilità di operare su scala europea e globale, e al fine di poter creare un vero mercato unico delle tlc, e introdurre un obbligo negoziale per quelle aziende big tech che generano eccessi di traffico sulle reti, i cosiddetti large traffic generators, di modo che le tlc europee possano recuperare risorse economiche adeguate per gestire le reti e investire in infrastrutture digitali innovative. Le proposte sono state messe in un paper che fa il punto su investimenti ed evoluzione dello scenario.