IL PROGETTO

FiberCop, Agcom: “Ammissibile separazione rete di accesso”

Approfondimenti e consultazione pubblica per acquisire le valutazioni di mercato in merito alla newco Tim-Kkr-Fastweb. Aggiudicata la prima commessa a 5 aziende italiane

Pubblicato il 22 Ott 2020

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“Il progetto è ammissibile”: Agcom dà il primo disco verde all’operazione di newco FiberCop che vede in campo Tim, il fondo americano Kkr e Fastweb. Chiamata ad esprimersi sul progetto di separazione legale volontaria della rete fissa di accesso di Tim – per il conferimento delle infrastrutture passive  della rete di accesso secondaria in rame e in fibra – l’Autorità presieduta da Giacomo Lasorella ha ritenuto che si può procedere con “un vaglio più approfondito nell’ambito dell’analisi coordinata dei mercati dell’accesso prevista dal comma 2 dell’art. 50-ter del Codice” e ha disposto una consultazione pubblica “al fine di acquisire le valutazioni del mercato sul progetto medesimo e garantire così la più ampia partecipazione degli operatori del settore”.

A seguito dell’analisi di mercato e della consultazione l’Autorità punta a verificare “l’effetto del progetto di separazione sugli obblighi regolamentari esistenti avuto riguardo in particolare alle garanzie di equivalence e parità di trattamento nella fornitura dei servizi di accesso alla rete con l’obiettivo ultimo di porre le condizioni per un effettivo e rapido sviluppo della banda ultralarga nel nostro Paese”.

FiberCop, aggiudicata la prima commessa a 5 aziende italiane

Nel frattempo Tim ha comunicato oggi ufficialmentedopo le indiscrezioni dei giorni scorsi – di aver aggiudicato la prima gara per la fornitura di cavi in fibra ottica a supporto del piano di cablaggio in Ftth di FiberCop.

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La commessa è stata aggiudicata a cinque aziende italiane: Ecotel, Metallurgica Bresciana, Prysmian, Technikabel e Tratos. La fornitura – evidenzia la telco – servirà a coprire il fabbisogno di FiberCop per i primi due anni di attività.  In fase di aggiudicazione le aziende vincitrici hanno confermato che la realizzazione dei cavi, il taglio a misura, il controllo della qualità e lo stoccaggio sono tutti effettuati all’interno della propria società, presso strutture di produzione, certificazione e magazzino situate sul territorio nazionale.  “Con questa operazione Tim conferma il proprio impegno a sostegno del Paese e del suo tessuto imprenditoriale – si legge in una nota dell’azienda –  con l’obiettivo di valorizzare l’eccellenza e la qualità della produzione italiana per la realizzazione di un’infrastruttura strategica per la digitalizzazione che richiede massime prestazioni ed efficienza”.

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