L'INTERVENTO

Rete unica Tlc, Colao: “Dovrà essere al servizio di tutti”

Il ministro per la Transizione digitale commenta l’accordo raggiunto fra Tim e Open Fiber: “Ci sono 5 mesi di tempo per trovare le formule pratiche. L’infrastruttura non può essere nelle mani di un solo operatore”

Pubblicato il 30 Mag 2022

vittorio_colao

C’è bisogno di un’infrastruttura potente e forte per poter arrivare dappertutto e questa infrastruttura non può essere nelle mani di un solo operatore e deve essere ovviamente al servizio di tutti”: questo il commento a caldo del ministro per la Transizione digitale Vittorio Colao a poche ore dalla firma del memorandum di intesa fra Tim e Cdp che sancisce l’avvio delle interlocuzioni per portare avanti il progetto di rete unica di Tlc che prevede l’integrazione degi asset di rete fissa di Tim e Open Fiber.

“Abbiamo sempre detto che avevamo come obiettivo una rete forte che sostenga tutto il Paese, anche le aree meno connesse”, ha detto Colao a margine dall’assemblea di Assolombarda (QUI LO SPEECH INTEGRALE DEL MINISTRO). “Dobbiamo prendere atto che c’è stato tanto lavoro, le aziende hanno lavorato. Dall’inizio il governo tiene d’occhio queste cose, è un settore strategico, ovviamente lo seguiamo, però stava alle aziende lavorare. Mi sembra che le aziende abbiano lavorato, le abbiamo incoraggiate a lavorare, alla fine quello che fanno spetta a loro”.

La partita non è chiusa: “Abbiamo 5 mesi importanti, di nuovo i cda delle aziende insieme devono trovare le formule pratiche per realizzare questo progetto”, ha detto Colao.

Non solo rete fissa, avanti sul 5G

Il ministro è intervenuto anche sull’evoluzione della rete 5G: “Il 5G non è stato dimenticato, sicuramente non da noi ma in alcuni Paesi in Europa, tra cui in Italia, sta procedendo più lentamente che in America. Dobbiamo recuperare, abbiamo davanti degli anni in cui dobbiamo come politici sviluppare le condizioni per buoni ritorni degli investimenti. Un lavoro è iniziato col Mise”, ha detto Colao. Nei giorni scorsi è stato pubblicato il bando bis della gara per portare il 5G nelle aree bianche dopo il flop della prima iniziativa.

Il Mind Innovation District alle porte di Milano

Al termine dell’assemblea di Assolombarda il ministro Colao ha partecipato al taglio del nastro del progetto Mind Innovation District. Con una superficie di 1 milione di metri quadrati, Mind è il nuovo distretto italiano dell’innovazione che prenderà vita alle porte di Milano, nell’area che ha ospitato Expo 2015, frutto della partnership tra Arexpo e Lendlease, gruppo internazionale di real estate, responsabile dello sviluppo privato del distretto con un investimento di 2,5 miliardi di euro. Tra uffici, residenze, negozi e aree pubbliche, l’hub ospita già Human Technopole e vedrà anche l’arrivo dell’ospedale Galeazzi e del campus scientifico dell’univerista’ Statale di Milano. Il completamento dello sviluppo è previsto nel 2031.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati