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Sarmi presidente di FiberCop. Gubitosi: “Andiamo avanti su rete unica”

L’ex Ad di Poste a capo della newco Tim-Kkr-Fastweb. Entro il primo trimestre 2021 prima regione a zero digital divide. Cloud e cybersecurity al centro del nuovo piano strategico “Beyond Connectivity”

Pubblicato il 27 Ott 2020

gubitosi

Massimo Sarmi sarà il presidente di FiberCop, la newco che vede in campo Tim, il fondo americano Kkr e Fastweb. Lo annuncia dalle colonne del Messaggero Luigi Gubitosi. E non è l’unica novità annunciata dall’Ad di Tim che indica nel 2021 un anno strategico sotto il profilo dell’accelerazione sul fronte dell’infrastrutturazione ma anche delle aree di azione del business.

FiberCop operativa dal 2021

“FiberCop sarà operativa entro il primo trimestre del prossimo anno e accelererà a un ritmo mai visto in precedenza, lo sviluppo della fibra Ftth”, ha detto Gubitosi annunciando che nei primi tre mesi del prossimo anno “avremo la prima regione senza digital divide”.

Già dal mese di marzo – ossia da quando l’emergenza Coronavisus è esplosa in Italia “abbiamo deciso che la rete andava ulteriormente rafforzata e ne abbiamo aumentato la capacità La vera differenza in questi mesi è stata il veloce completamento della fibratura dei cabinet nelle aree bianche, che oggi sono coperte per il 70%: stiamo parlando di non meno di 2.700 comuni. Il gap potrà davvero essere chiuso. E dobbiamo impedire che si crei un pericoloso social divide per quanti non hanno ancora accesso alla rete”. Gubitosi accende i riflettori anche sulle risorse del Next generation Eu che insieme ai fondi stanziati dal governo, “rappresentano un’occasione unica per rilanciare il Paese e superare la crisi causata dal Covid”.

Avanti tutta sul progetto di rete unica AccessCo

Resta alta l’attenzione sul progetto di rete unica di Tlc AccessCo che punta all’integrazione degli asset di rete di Tim e Open Fiber: “Non abbiamo smesso di lavorarci e anche il governo è al lavoro e sembra molto determinato”. “È facile capire che un unico soggetto renderebbe più semplice, veloce e senza duplicazioni, quindi con costi e tempi minori, la realizzazione della rete in fibra. Quanto a più reti, nulla impedisce che altri operatori partecipino al progetto grazie allo schema del coinvestimento, costruendo parti di rete per competere poi sul mercato”.

Cloud e cybersecurity gli assi del nuovo Piano strategico

All’inizio del prossimo anno sarà presentato anche l’aggiornamento del Piano strategico: “Beyond Connectivity” il titolo scelto “perché Tim si sta trasformando da pura società di telecomunicazioni in una società di prodotti e servizi tecnologici nell’accezione più ampia del termine. Ciò implica che il nostro fatturato, oltre al business tradizionale, sarà generato sempre di più da settori ad alta crescita e marginalità come cloud, Internet of things, cybersecurity”.

Gubitosi si è detto soddisfatto dell’andamento del gruppo, nonostante gli impatti della pandemia che hanno colpito altri big delle Tlc: “Generazione di cassa e riduzione del debito continuano a darci soddisfazione, anche grazie ai primi segni di miglioramento del fisso”. Il board oggi lavora in piena sintonia, anche grazie al supporto degli azionisti” Quanto al titolo,” tutto il settore in Europa è stato penalizzato, penso però che il mercato avrà presto motivi per apprezzare il titolo della nostra società. Generazione di cassa e riduzione del debito continuano a darci soddisfazione, anche grazie ai primi segni di miglioramento del fisso”.

Cloud, Tim presto in progetto europeo Gaia-X

In una conferenza sul futuro digitale delle tlc in Ue organizzata da Financial Times ed Etno, Gubitosi ha annunciato che Tim entrerà presto a far parte del progetto di cloud europeo Gaia-X. Il progetto è iniziato come una collaborazione franco-tedesca alla quale si aggiungerà anche Tim “e altre aziende italiane” (Retelit ha già aderito). “L’ambizione è diventare un forum europeo per il settore privato per discutere e interagire con la Commissione europea e definire gli standard relativi al mercato del cloud e all’economia dei dati”.

5G, armonizzare regole per limiti elettrosmog

“Con le sfide tecnologiche che abbiamo di fronte occorre armonizzare le regole europee”, ad esempio “per i limiti elettromagnetici previsti per il 5G”, differenti da un Paese all’altro ha detto Gubitosi.

Parità di condizioni competitive con Ott

“In Europa serve porre le basi per ottenere pari condizioni competitive tra le società di telecomunicazioni e i cosiddetti Over The Top, i fornitori di servizi via internet, ha detto Gubitosi evidenziando che “i regolatori dovrebbero indicare qual è l’opzione di default che indica ‘se non fai niente ecco cosa succede’, altrimenti si crea molta disparità quando si lascia al singolo sito web di decidere, c’è chi è più disciplinato e chi meno: al momento siamo un po’ come nel far west”.

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