L’ONORIFICENZA

Cardani Grande Ufficiale della Repubblica: “No a un’altra proroga per Agcom”

Il presidente dell’Authority insignito al merito della Repubblica Italiana. Il 31 dicembre la deadline di mandato, ma al momento non sono previste votazioni in Parlamento per il rinnovo

Pubblicato il 26 Nov 2019

M. F.

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Il presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Angelo Marcello Cardani è stato insignito come Grande Ufficiale, onorificenza al merito della Repubblica, su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri e decreto del Presidente della Repubblica. L’onorificenza a Cardani – insieme a quella conferita all’amministratore delegato di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi in qualità di Cavaliere – è stata consegnata questa mattina a Milano all’Istituto Ciechi di via Vivaio dal Prefetto di Milano, Renato Saccone, dal Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e dal vice presidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala.

Dopo aver ricevuto l’onorificenza Cardani ha auspicato che non ci sia un’ulteriore proroga per l’attuale Agcom, il cui mandato è scaduto a luglio e che è stata prorogata fino al 31 dicembre. “È un periodo molto travagliato, perché siamo in prorogatio. Abbiamo avuto due proroghe. Io spero che siano due e non più di due”.

“Il Presidente e il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni continuano a esercitare le proprie funzioni, limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti, fino all’insediamento del nuovo Consiglio e non oltre il 31 dicembre 2019”, si legge all’articolo 6 del decreto-legge che introduce “disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica” e in cui è stato prorogato il mandato dell’Authority. Al Parlamento resta meno di un mese – considerata la pausa natalizia – per il voto. Ma al momento tutto tace.

AGCOM, LE REGOLE PER IL RINNOVO

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni si compone di 5 membri: il Presidente e 4 Commissari. Il mandato settennale scade il 26 luglio 2019. Il Presidente è nominato con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio, d’intesa con il Ministro dello sviluppo economico, previo parere favorevole delle commissioni parlamentari competenti. Il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati eleggono due Commissari ciascuno, i quali vengono nominati con decreto del Presidente della Repubblica.

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Possono essere riconfermati, con voto, solo coloro che sono stati votati negli ultimi tre anni quindi nel caso specifico solo il Commissario Mario Morcellini.
La legge Madia del 2014 ha stabilito che i commissari non possono essere nominati, per 5 anni dopo la cessazione del mandato, in altre autorità. Il Commissario Antonio Nicita, nominato dal parlamento in sostituzione di Maurizio Dècina, nonostante non abbia completato un mandato pieno settennale non potrà essere nominato in altra Autorità.

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