IL PIANO TELECOM

Cattaneo raccoglie i primi frutti e incassa 4,22 milioni di bonus

E’ quanto emerge dalla Relazione sulla remunerazione. Per l’Ad di Tim compenso fisso di 1,03 milioni. Alla voce Special Award un premio da 9,3 milioni tra cash e azioni, incassabile però solo nel 2020. Recchi il secondo più pagato con un milione e mezzo

Pubblicato il 13 Apr 2017

Andrea Frollà

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Cinque milioni e 256mila euro di compensi, più un corposo premio incassabile però solo nel 2020. Sono questi i numeri dello stipendio 2016 di Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Telecom Italia in carica da marzo dello scorso anno. I dati sono contenuti nella relazione sulla remunerazione, che elenca tutti i compensi erogati durante l’anno a chi è presente nel board e ai dirigenti con responsabilità strategiche.

I 5,26 milioni intascati da Cattaneo sono in gran parte frutto dei bonus d’ingresso e di altri incentivi di gestione, che pesano per 4,22 milioni. I restanti 1,03 milioni rappresentano invece il compenso fisso stabilito al momento della nomina. Oltre a questo assegno, accanto alla voce dell’Ad figura pure una prima quota dello Special Award, bonus speciale per i top manager e altre prime linee (ancora da definire) legato al piano di ristrutturazione del gruppo vincolato ad alcune condizione e incassabile solamente fra 3 anni. Si tratta di 9,3 milioni, di cui 8,17 milioni di euro in azioni ordinarie Tim e la parte restante in cash. L’erogazione della somma di questo e degli altri premi che l’amministratore delegato potrà ottenere avverrà, precisa la relazione, se sussisteranno le condizioni e a valle dell’approvazione consiliare della documentazione di bilancio 2019. Quindi nel 2020. All’Ad della telco spetta anche la partecipazione al piano di stock option 2017/2019, che ha un valore fino a 7 milioni e che il manager ha deciso di devolvere ad alcune categorie di dipendenti scelte dallo stesso Cattaneo.

Escludendo Marco Patuano, predecessore di Cattaneo che ha lasciato Telecom con circa 560mila euro di compensi e una buonuscita da 6 milioni, il secondo manager più pagato è il presidente del board, Giuseppe Recchi. Nel 2016 ha incassato 1 milione e 572 euro, di cui 700mila euro di compensi fissi e 792 mila tra bonus e altri incentivi. Mentre Arnaud de Puyfontaine, consigliere e vicepresidente del cda nonché prima voce di Vivendi, sono stati assegnati 192 mila euro (140mila di fisso, 52mila di compensi per la partecipazione di comitati). Il consigliere più pagato risulta Lucia Calvosa con 220mila euro, di cui il 70% derivante da compenso fisso.

La configurazione attuale del consiglio di amministrazione è destinata a cambiare, visto che dall’assemblea del prossimo 4 maggio uscirà la nuova composizione. Vivendi e Assogestioni hanno già depositato le loro liste. La media company, riporta oggi Il Giornale, è deciso a puntare sui piccoli azionisti per sostenere la propria lista, tanto da aver attivato pure un numero verde per convincere i piccoli portafogli a consegnare le proprie deleghe.

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