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Cellnex, nel primo semestre ricavi e ebitda a +11%, Italia secondo maggior mercato

La società delle torri prosegue il piano di investimenti da 4 miliardi di euro al 2027 per moltiplicare i siti in Europa; siglati accordi con Iliad, BT e Salt. Il ceo Tobias Martinez sottolinea la “solidità del bilancio e la liquidità della società”. Il presidente Franco Bernabè: “Pronti a svolgere un ruolo di primo piano nel processo di consolidamento del settore in Europa”

Pubblicato il 26 Lug 2019

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C’è sempre più Italia nella crescita di Cellnex Telecom, il principale operatore europeo d’infrastrutture di telecomunicazioni wireless. L’azienda ha presentato i risultati relativi al primo semestre 2019: i ricavi sono saliti a 489 milioni di euro (+11%) e l’ebitda ha raggiunto 321 milioni di euro (+11%). Al 30 giugno, il 49% del fatturato e il 58% dell’ebitda sono generati fuori dal mercato spagnolo e l’Italia è il secondo mercato più importante con il 27% dei ricavi. Il risultato netto ha chiuso in equilibrio (0 milioni di euro) a fronte di perdite per 31 milioni di euro del primo semestre 2018.

Nel dettaglio, i “Servizi delle infrastrutture per operatori di telecomunicazioni mobili” hanno contribuito al 66% dei ricavi totali, con 325 milioni di euro, che equivale ad una crescita di 14% rispetto a giugno del 2018.

L’attività delle infrastrutture di diffusione ha rappresentato 24% dei ricavi con 117 milioni di euro. L’attività incentrata sulle reti di sicurezza e emergenza e soluzioni per la gestione intelligente delle infrastrutture urbane (IoT e Smart cities) ha rappresentato 10% dei ricavi, con 47 milioni di euro.

Al 30 giugno 2019, Cellnex contava con un totale di 24.078 siti operativi (8.664 in Spagna, 8.330 in Italia, 3.192 in Francia, 804 nei Paesi Bassi, 608 nel Regno Unito e 2.480 in Svizzera), a cui si aggiungono 1.719 nodi (DAS e Small Cells). Per questi ultimi il numero di siti è cresciuto di circa il 20% rispetto al primo semestre del 2018.

La crescita organica dei punti di presenza nei siti a perimetro costante si è attestata a +5% rispetto allo stesso periodo del 2018, mentre il coefficiente di clienti per siti (esclusi i cambiamenti nel perimetro) è cresciuto +3,3%.

Il totale degli investimenti attuati nel corso dei sei primi mesi del 2019 ha raggiunto 417 milioni di euro, in gran parte destinati a investimenti vincolati alla generazione di nuovi ricavi, con l’inserimento di nuovi siti in Svizzera e nel Regno Unito, e la continuità nell’integrazione e implementazione di nuovi siti in Francia, con miglioramenti nell’efficienza, e la manutenzione della capacità installata.

A tutto giugno Cellnex ha siglato diversi accordi di crescita che porteranno ad ampliare, una volta stipulati, di circa 15.000 unità il portafoglio di attivi nei paesi europei in cui la società è presente.

A maggio il gruppo ha annunciato un accordo di portata europea con Iliad –in Francia e Italia- e con Salt in Svizzera che prevede un aumento di 10.700 siti (5.700 in Francia, 2.200 in Italia e 2.800 in Svizzera) dell’attuale portafoglio con un investimento per Cellnex di 2,7 miliardi di euro. A questi accordi, che si prevede possano chiudersi nel corso del secondo semestre dell’esercizio, si aggiunge l’implementazione sino al 2027 di 4.000 nuovi siti (2.500 in Francia e 1.000 in Italia per Iliad, e 500 per Salt in Svizzera) con un investimento globale previsto di 1,35 miliardi di euro.

A giugno Cellnex e BT hanno annunciato la firma di un accordo strategico di collaborazione a lungo termine attraverso il quale Cellnex ha acquisito i diritti di gestione e commercializzazione di 220 torri di telecomunicazioni di grande altezza nel Regno Unito. L’accordo, di un valore di 100 milioni di sterline (circa 113 milioni di euro), aumenta circa del 40% i siti che Cellnex gestirà nel Regno Unito.

L’investimento complessivo di tutti questi progetti, la cui esecuzione si estende sino al 2027, supera i 4 miliardi di euro. In termini di ebitda addizionale, sempre una volta portate a termine tutte le implementazioni, il contributo annuale stimato si situerebbe a 510 milioni di euro.

Il debito netto del Gruppo al 30 giugno si attestava a 2,298 miliardi di euro a fronte dei 3,166 miliardi alla chiusura del 2018. Inoltre, Cellnex conta – a luglio – su un accesso a liquidità immediata (tesoreria e debito non disposto) per un importo di 5,5 miliardi di euro circa.

Il Consiglio di amministrazione di Cellnex ha nominato Franco Bernabè presidente non esecutivo della società. Tobias Martinez mantiene le sue responsabilità di primo esecutivo in qualità di amministratore delegato.

“Insieme alle operazioni di crescita che necessitano di nuovi investimenti per un importo superiore a 4 miliardi di euro – tra l’esborso per l’acquisto di attivi e gli investimenti per le implementazioni sino al 2027-, e la positiva evoluzione degli indicatori di crescita dell’attività a perimetro costante, va sottolineata, per la sua rilevanza, la solidità del bilancio e la liquidità della società”, ha indicato Tobias Martinez, amministratore delegato del gruppo.

“In tal senso —prosegue il Ceo di Cellnex—, nei sette mesi trascorsi dell’esercizio abbiamo rafforzato di 4 miliardi di euro la liquidità, includendo 1,2 miliardi dell’aumento di capitale dello scorso marzo, sino a raggiungere 5,5 miliardi di euro. In tal modo, ci siamo assicurati un rafforzamento delle nostre risorse proprie; le migliori condizioni per quanto riguarda la vita e il costo medio del debito; e più importante, l’accesso alle risorse necessarie per far fronte agli impegni acquisiti e per mantenere la flessibilità e la disponibilità necessarie per continuare a cogliere le opportunità che ci potrà offrire il mercato”.

Franco Bernabè, nuovo presidente di Cellnex, ha espresso “la soddisfazione per i dati e gli indicatori annunciati alla chiusura del primo semestre. Ho potuto seguire attentamente lo sviluppo della società sin dalla sua quotazione in Borsa nel 2015 e mi sembra un caso esemplare di concretizzazione del modello di business, di costruzione di un progetto imprenditoriale di scala veramente europea, e di capacità ed eccellenza nell’esecuzione da parte del team esecutivo. Sono convinto che Cellnex abbia le capacità e le risorse necessarie per continuare a svolgere un ruolo di primo piano nel processo di consolidamento del settore in Europa, e in modo particolare, nei sei paesi in cui siamo presenti.”

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