DIGITAL SINGLE MARKET

Colao: “Facebook e Whatsapp in corsia preferenziale rispetto a Vodafone”

Il ceo del gruppo: “Su fisco e privacy servono stesse regole per tutti. O si ostacola il Digital single market”. Strategica l’armonizzazione delle regole europee nelle Tlc “per favorire il consolidamento”

Pubblicato il 25 Nov 2015

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L’armonizzazione delle regole europee nel settore delle Tlc è “un tema enorme” dal punto di vista fiscale, ma non solo, ed è fondamentale per favorire il consolidamento del comparto. Lo dice il ceo di Vodafone Group, Vittorio Colao, in occasione del 12esimo Annual Economia & Finanza “L’era delle nuove economie” del Sole 24 Ore.

Secondo Colao “lo stesso servizio deve avere le stesse regole, sia che si parli di privacy che di fiscalità”. Senza voler giudicare le inchieste Ue sulle domiciliazioni fiscali, Colao ha detto che “non è né logico né fair che se io fornisco un servizio di 1 miliardo di sms in Italia pago le tasse in Italia e se lo stesso servizio lo configuro in altro modo non vengono pagate. Trovare una soluzione non è facile ma necessario”.

Non va bene, ha detto Colao, “che aziende come Facebook o WhatsApp possano fare cose che Vodafone non può fare”. Certo, “la soluzione non è così facile “se il server è in Irlanda o i dati transitano in Irlanda”. In Europa, “io voto per un single digital market”. Inoltre la “mancata armonizzazione delle regole – ha aggiunto – è certamente un ostacolo al consolidamento del settore che anche per questo motivo procede lentamente”. Operatori esteri, per esempio americani, “periodicamente arrivano, sniffano e poi se ne vanno proprio per questo”. Ma più che all’America, ha sottolineato Colao, pensiamo alla Cina che è un mercato unico.

Rispetto alle reti, Colao ha ricordato che la sfida dei prossimi 5 anni sarà quella del 5G “con cui si arriverà a processare i dati con qualche millisecondo di latenza. Resta da vedere chi pagherà per quel servizio e per quale modello”.

Per quanto riguarda la situazione economico politica italiana: “L’Italia è tornata all’ottimismo della normalità – ha detto Colao – un paese normale, variegato e solido. Ma non basta, serve una continua tensione al cambiamento”. In ogni caso “c’è una direzione di cambiamento che finalmente viene percepito. La nuova legge sul lavoro, la legge elettorale sono elementi concreti. Ma c’è anche un cambiamento di stile che non riguarda solo l’età anagrafica dei politici, ma che riguarda le aziende italiane che stanno cambiando il modo di porsi e comunicare”.

Alla luce dei fatti di Parigi e della situazione internazionale, in merito al ruolo della sicurezza nelle telecomunicazioni, il ceo afferma che la posizione del Gruppo Vodafone “è duplice. Dobbiamo dare trasparenza ai cittadini e ai clienti su come vengono trattati i loro dati. Per questo ogni anno pubblichiamo un transparency report con quelle che sono le leggi nei diversi Paesi e su quali sono i nostri obblighi verso le autorità. Il cliente deve sapere, e dentro un framework legale: noi riteniamo che sia giusto collaborare con chi gestisce la sicurezza”.

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