L'ALLARME

Coronavirus, a rischio il Mobile World Congress di Barcellona?

La Gsma costretta a mettere a tacere in uno statement le voci su possibili problematiche legate all’evento considerata la forte presenza di aziende e delegazioni cinesi. “Tutto procede come previsto, attivate le misure necessarie”. Ma molto dipenderà dall’evoluzione dell’epidemia

Pubblicato il 29 Gen 2020

barcellona

Il Mobile World Congress si farà, la situazione è sotto controllo”: in una nota ufficiale la Gsma – organizzatore della fiera mondiale in programma a Barcellona dal 24 al 27 febbraio – ha messo a tacere i rumors su possibili delay legati all’allarme coronavirus. La forte presenza di aziende cinesi – sempre più in vetta alle classifiche mondiali della telefonia mobile – e di delegazioni di manager provenienti dal Far East hanno scatenato timori e preoccupazioni. E sono circolate voci anche in merito all’eventualità di disdette importanti.

“Il prossimo Mwc di Barcellona procederà come previsto, dal 24 al 27 febbraio 2020, in tutti i luoghi di Fira Gran Via e Fira Montjuïc, tra cui YoMo e Four Years From Now – si legge nello statement -. La Gsma conferma che finora non ci sono stati impatti sulle registrazioni. Sollecitiamo fortemente gli espositori e i partecipanti a implementare linee guida e protocolli appropriati come suggerito dall’Oms e da altre autorità sanitarie per contenere e mitigare qualsiasi ulteriore diffusione del virus”.

La Gsma da parte sua “seguirà le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, nonché quelle applicabili messe in atto dal governo cinese e le raccomandazioni delle autorità sanitarie spagnole e tutti i protocolli; metterà a disposizione ulteriore personale medico per il supporto in loco durante la preparazione e durante l’evento; con Fira de Barcelona garantirà prodotti igienizzanti sufficienti in tutti i luoghi e attuerà altre azioni in linea con le raccomandazioni dei partner; darà supporto agli espositori che potrebbero non essere in grado di recarsi a Mwc.

Difficile però capire cosa accadrà realmente. L’evoluzione dell’epidemia e un eventuale inasprimento della diffusione del coronavirus potrebbero impattare non poco sull’evento di Barcellona, considerato che manca un mese esatto e che l’incertezza sul da farsi per molte aziende rischia di concretizzarsi nella decisione di non partecipare.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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