CALL CENTER

Crisi Almaviva, “in Sicilia rischio desertificazione”

Allarme dei sindacati e della Regione sulla vertenza che mette a rischio 1.500 lavoratori dei call center: “Il governo intervenga per dare nuove regole al settore e garantisca gli ammortizzatori sociali”

Pubblicato il 29 Gen 2016

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Almaviva è l’emblema di tutte quelle vertenze che rischiano di desertificare la nostra città e il territorio siciliano. Si punti sul rinnovamento del settore della telecomunicazione e sul rispetto dei diritti dei lavoratori”. Lo dicono Francesco Assisi, segretario Fistel Cisl Palermo Trapani, e Daniela De Luca, segretario Cisl Palermo Trapani, dopo l’incontro con l’assessore alle Attività produttive della Regione siciliana, Mariella Lo Bello, avvenuto oggi per fare il punto sulla vertenza che mette a rischio il futuro di circa 1.500 lavoratori.

“L’assessore Lo Bello ha mostrato l’impegno sulla vertenza su diversi fronti – dice Eliana Puma Rsu Fistel Cisl Palermo Trapani -: a partire dalla richiesta di un tavolo al governo nazionale, di spiegazioni sulla mancanza di sanzioni a fronte delle evidenti violazioni sul tema delle delocalizzazioni, e l’intento di incontrare i committenti di Almaviva come Enel, che ha già visto ieri. E’ un punto di partenza per cercare di trovare una soluzione”.

“La Regione – concludono Assisi e De Luca – intende attivare un tavolo di settore coinvolgendo anche l’assessore al Lavoro. Lo riteniamo un fatto positivo, ma bisogna pressare anche il governo nazionale sulle regole che, nel mercato delle telecomunicazioni, vanno imposte e fatte rispettare e impegnarsi sulla garanzia per la copertura degli ammortizzatori”.

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