Discutere del ruolo cruciale che i data center giocheranno nel posizionare l’Italia come leader digitale europeo, affrontando non solo le opportunità, ma anche le sfide legate a normative, burocrazia e sostenibilità energetica. Di questi temi e del futuro del Paese nella trasformazione digitale in atto si è parlato nell’incontro “Data center: La Nuova Italia Digitale”, organizzato da Fratelli d’Italia, il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella Sala Stampa della Camera dei Deputati.
A moderare gli interventi il deputato Fdi Enzo Amich, mentre tra i relatori hanno partecipato Salvatore Deidda, Presidente della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, il parlamentare Fdi Andrea Mascaretti, la deputata di Azione Giulia Pastorella, e Marco Osnato (Fdi), presidente della sesta Commissione (Finanze).
Indice degli argomenti
I data center al centro della visione di FdI per il futuro digitale
Salvatore Deidda nel suo intervento ha evidenziato che i data center rappresentano il cuore della rivoluzione tecnologica in corso, con un impatto potenziale enorme per la sanità, l’istruzione e l’industria: “Tra il 2023 e il 2025, sono previste 83 nuove strutture”, sottolinea Deidda, ribadendo che la trasformazione digitale guidata dall’Intelligenza Artificiale necessita di una rapida implementazione di infrastrutture moderne.
Tuttavia, il deputato ha messo in guardia contro le difficoltà legate alla burocrazia e al consumo energetico: “Serve un potenziamento della rete elettrica per garantire sostenibilità – argomenta – ed è fondamentale agire rapidamente per cogliere questa opportunità e posizionare l’Italia come leader digitale in Europa”.
Le opportunità economiche: FdI promuove l’Italia come hub digitale europeo
Enzo Amich evidenzia come i data center siano non soltanto un’opportunità tecnologica, ma anche economica: “Con 15 miliardi di euro di opportunità e 5 miliardi di investimenti potenziali, l’Italia – osserva – può diventare un hub digitale europeo, semplificando le procedure e affrontando le sfide energetiche. I prossimi anni saranno cruciali per una crescita inclusiva, con un impegno congiunto tra pubblico e privato. Dobbiamo promuovere un ecosistema che favorisca l’innovazione e la competitività globale del nostro Paese”.
Amich ha spiegato che il governo deve semplificare le procedure autorizzative e affrontare le sfide energetiche per attrarre gli investimenti necessari, mentre la collaborazione tra pubblico e privato sarà cruciale per promuovere un ecosistema che stimoli l’innovazione e favorisca la competitività globale dell’Italia.
Sovranità digitale e innovazione: l’appello di FdI per investire nei data center
Andrea Mascaretti punta sul ruolo dei data center per rafforzare la sovranità digitale dell’Italia: “Creano lavoro qualificato, attraggono investimenti e favoriscono l’innovazione – sottolinea – L’Italia, con la sua posizione strategica e l’energia rinnovabile, può diventare un hub mediterraneo per un futuro digitale sostenibile e competitivo. Investire in queste infrastrutture significa costruire una base solida per la crescita economica e tecnologica di lungo termine”.
Rigenerazione urbana e valorizzazione degli asset pubblici
Un altro punto chiave sollevato durante la conferenza è il ruolo dei data center nella rigenerazione urbana e nella valorizzazione degli immobili pubblici dismessi. Marco Osnato sottolinea nel suo intervento come i data center possano contribuire alla riqualificazione di aree urbane, offrendo nuove opportunità di sviluppo e lavoro. “Parliamo di un asset immobiliare che sta attirando grandi investimenti sul territorio italiano – spiega – Sono un’occasione di sviluppo, di lavoro e di rigenerazione urbana, oltre che un’opportunità di valorizzazione di asset pubblici oggi dismessi e non diversamente impiegabili.
A tal proposito – aggiunge Osnato – è stato costituito un gruppo di lavoro che fornisca le linee guida per avere un quadro degli immobili pubblici che possono essere trasformati in data center, potenzialmente utilizzati dalle stesse strutture pubbliche che ne abbiano necessità. Inoltre, la rigenerazione urbana per il tramite i data center può essere uno strumento per sconfiggere il disagio abitativo: dove vengono realizzati Dc, si possono orientare gli oneri urbanistici per realizzare sulle superfici urbane recuperate: un’ulteriore occasione che richiede quanto prima un quadro legislativo adeguato”.
Una nuova legge per promuovere i data center
“Plaudo alla maggioranza per aver valorizzato una proposta anche dell’opposizione – afferma Giulia Pastorella – Questa convergenza istituzionale deve tradursi in un rapido iter legislativo, con iter autorizzativi chiari e infrastrutture sostenibili per attrarre investimenti. L’Italia deve puntare su un quadro normativo moderno e su partnership pubblico-private per diventare un punto di riferimento per l’innovazione digitale in Europa”.