LA SCALATA

La stretta di Vivendi: “Noi più forti, ora con Mediaset accordo obbligato”

De Puyfontaine ad della società francese dopo l’incontro alla Consob: “Resto ottimista sulla possibilità di costruire un gruppo di media paneuropeo: sarebbe una grande notizia per ogni italiano e per ogni francese”

Pubblicato il 23 Dic 2016

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“Ho sempre detto che volevo raggiungere un accordo su Mediaset. Lo voglio ancora raggiungere ed adesso che siamo i secondi azionisti ci sono ancora piu’ ragioni per cui dovremmo trovarlo”. Lo ha detto l’ad di Vivendi Arnaud De Puyfontaine uscendo dagli uffici della Consob dove ha illustrato le mosse su Mediaset. “Le azioni messe in campo da Vivendi sono sempre state ispirate alla massima trasparenza e nel pieno rispetto della normativa”.

E’ l’ultimo atto della scalata in corso di Vivendi a Mediaset: la media company francese ieri sera ha toccato quota 28,8% della società controllata da Fininvest. Il gruppo ha spiegato di essere così arrivato a detenere il 29,94% dei diritti di voto nella società. Solo due giorni Vivendi ha superato la soglia del 25% del capitale della società italiana, arrivando al 25,75% delle partecipazioni e al 26,77% dei diritti di voto: un’ulteriore avanzata azionaria di Bolloré, innalzato il livello dello scontro lungo l’asse Milano-Parigi.

Una partita che sta coinvolgendo più fronti nello scacchiere politico italiano e europeo, e in quello economico. Le mosse di Bollorè secondo gli osservatori sono “agevolate” da uno scenario politico post referendum pieno di incognite e fanno leva sulle divisioni interne alla famiglia Berlusconi. Nonostante il governo dichiari di non voler intervenire (il ministro Calenda ieri ha detto “Operazione opaca, ma lasciamo fare al mercato”) la contromossa italiana potrebbe spettare all’istruttoria Agcom che punta a verificare le condizioni regolatorie della strategia francese all’interno della legge Gasparri. Una partita che potrebbe aprire nuovi scenari anche per Telecom Italia.

Dopo il “fischio” della settimana scorsa, l’Autorità garante per le Comunicazioni “anche a seguito di un esposto presentato da Mediaset – si legge in una nota – ha deliberato all’unanimità di aprire un’istruttoria ai sensi dell’art. 43, comma 11 del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (Tusmar)”. Il provvedimento di avvio, conclude la comunicazione dell’authority, “sarà notificato ai soggetti interessati ai sensi del regolamento e successivamente pubblicato sul sito web dell’Autorità”.

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