LA TRIMESTRALE

Ericsson: +20% di fatturato nell’enterprise ma il business reti crolla del 13%

Il gruppo svedese registra un utile operativo in contrazione del 9%. La forte espansione in India non basta per compensare le difficoltà nel mercato nord americano. Anche Nokia in sofferenza: rivisto al ribasso l’outlook 2023 a causa del contesto macroeconomico e dell’inflazione

Pubblicato il 14 Lug 2023

borsa-finanza

Ericsson e Nokia stanno attraversando una congiuntura complessa. Se per il gruppo svedese il secondo trimestre del 2023 si chiude con una con un perdita di 600 milioni di corone svedesi (52 milioni di euro), rispetto a un utile di 4,7 miliardi di corone registrato l’anno scorso, l’azienda finlandese è costretta a rivedere l’outlook per l’esercizio in corso al ribasso, a causa del contesto macroeconomico e dell’inflazione.

Le performance di Ericsson

In particolare, sul risultato di Ericsson pesano gli oneri di ristrutturazione. Il fatturato si attesta a 64,4 miliardi di corone svedesi (5,6 miliardi di euro). Le vendite organiche del gruppo sono diminuite del 9% rispetto all’anno precedente. Le revenue del segmento reti sono diminuite del 13%, mentre il segmento Enterprise ha registrato un aumento del 20%. La società registra un forte calo delle vendite in Nord America mentre si è avuto un forte sviluppo in India. Il margine operativo lordo (Ebitda) è di 0,5 miliardi di corone svedesi con oneri di ristrutturazione pari a -3,1 miliardi.

Nel periodo di riferimento le vendite nette sono salite a 64,4 miliardi di corone svedesi. Il margine lordo conseguito da Ericsson per il secondo trimestre è sceso al 37,4% dal 38,6% del trimestre precedente.

“Sulla base della nostra forte posizione e nonostante le difficili condizioni di mercato, abbiamo realizzato un trimestre solido, rispettando le aspettative”, commenta Börje Ekholm, Presidente e Ceo di Ericsson. “Continuiamo ad agire con disciplina e concentrazione senza perdere di vista il lungo termine. Stiamo sfruttando la nostra tecnologia 5G, facendo crescere il nostro business aziendale e guidando la nostra trasformazione culturale per accelerare la nostra traiettoria di crescita e plasmare il panorama del settore delle comunicazioni”.

Per il terzo quarter Ekholm parla di “un mix di mercati e tendenze simili a quelli del secondo. Inoltre, il terzo trimestre beneficerà di un primo impatto della nostra forte attenzione all’esecuzione dei costi. Nel complesso, prevediamo che il margine Ebita sia in linea o leggermente superiore a quello del Q2, seguito da un Q4 stagionalmente più forte. In prospettiva, un fattore fondamentale per gli investimenti nella rete è la continua e rapida crescita del traffico dati. Si prevede che l’utilizzo medio degli smartphone supererà i 20 GB/mese nel 2023, con una forte crescita. 240 operatori hanno lanciato il 5G, portando una nuova crescita dei ricavi grazie all’innovazione dei modelli di prezzo. Prevediamo che gli abbonamenti al 5G supereranno 1,5 miliardi entro la fine del 2023 e raggiungeranno 4,6 miliardi entro il 2028. Anche l’Fwa è in rapida crescita, con un ulteriore aumento del traffico”.

L’outlook di Nokia al ribasso

Nokia ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con un fatturato netto pari a 5,71 miliardi di euro, in calo del 3% rispetto ai 5,873 dello stesso periodo del 2022. L’utile operativo si attesta a 474 milioni di euro, in calo del 16% rispetto ai 564 milioni conseguiti nello stesso periodo dell’anno precedente. La società rivede al ribasso le previsioni per la fine dell’anno. L’indebolimento della domanda nel secondo semestre, il cui utile operativo ha beneficiato di circa 80 milioni di euro legati al recupero delle vendite nette di Nokia Technologies, è dovuto sia al contesto “macroeconomico sia alla gestione delle scorte da parte dei clienti. I piani di spesa dei clienti sono sempre più influenzati dall’inflazione elevata e dall’aumento dei tassi di interesse, mentre alcuni progetti slittano al 2024, soprattutto in Nord America”, spiega in una nota Nokia, aggiungendo che, “a livello di gruppo i costi sono stati gestiti in modo proattivo per proteggere la redditività. Mentre attraversa questo periodo di incertezza, Nokia continuerà ad adottare misure per garantire che rimanga in linea con i suoi obiettivi a lungo termine, ovvero crescere più velocemente del mercato e ottenere un margine operativo comparabile di almeno il 14%”.

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