FiberCop chiude il primo semestre 2025 con ricavi pari a 1,861 miliardi di euro ed un Ebitdal organico di 824 milioni, in linea con il budget approvato e con il business plan degli azionisti. I risultati consolidano la traiettoria prevista verso il 2029, anno per il quale la guidance resta confermata.
“I risultati del primo semestre di quest’anno sono linea con le aspettative degli azionisti e con la guidance che abbiamo già fornito per il 2029 – afferma Massimo Sarmi, Presidente e Amministratore Delegato della società sostenuta da una compagine azionaria solida composta da Mef, Kkr Infrastructure, Adia, Cpp Investments e F2i – Il management è ora focalizzato nella realizzazione delle iniziative a valenza strategica che guideranno la crescita di FiberCop dal 2026 in avanti. Sono orgoglioso dei risultati conseguiti nell’ambito di un complesso processo di separazione e di una naturale e già prevista transizione del business e del mercato dal rame alla fibra“
“Le linee guida strategiche di FiberCop – conclude Sarmi – rafforzano l’impegno dell’azienda nell’accelerare la digitalizzazione del Paese in qualità di abilitatore dell’innovazione tecnologica nelle telecomunicazioni, portando significativi benefici ai cittadini, alle istituzioni e alle aziende”.
Indice degli argomenti
Ftth, rollout sopra le attese
Il rollout della rete in fibra ottica Ftth ha raggiunto 13,2 milioni di unità immobiliari coperte a fine giugno, con un incremento di un milione rispetto a fine 2024. Questo risultato supera di 100 mila linee gli obiettivi di budget, e porta la copertura complessiva al 65% del target fissato per il 2027.
Da segnalare anche il miglioramento sul fronte dei costi: il rollout ha registrato una riduzione del costo unitario di oltre il 20%, segno della capacità di FiberCop di ottimizzare la gestione della rete. La quota di mercato delle nuove attivazioni Ftth è salita al 63%, consolidando il posizionamento competitivo.
Il piano pnrr e la transizione dal rame
Il contributo di FiberCop al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) procede nei tempi: al 30 giugno 2025 sono stati raggiunti il 100% degli obiettivi intermedi e il 70% della deadline fissata per giugno 2026, con performance superiori rispetto agli altri operatori non coinvolti direttamente.
Dal 2026 è previsto l’avvio dello switch-off della rete in rame, un passaggio cruciale che permetterà di ridurre i costi operativi e liberare risorse per accelerare ulteriormente lo sviluppo della fibra. La società assicura che il processo sarà gestito in modo responsabile, senza interruzioni dei servizi per clienti retail, aziende e pubblica amministrazione.
Solidità finanziaria e investimenti sostenibili
Sul fronte finanziario, la società dispone di 3,5 miliardi di euro di cassa e un margine di liquidità di 5,5 miliardi, rafforzato dall’emissione obbligazionaria da 2,8 miliardi conclusa con successo a giugno. Gli investimenti del semestre hanno raggiunto 1,2 miliardi di euro, sostenendo la copertura nazionale e lo sviluppo di una dorsale proprietaria che sarà completata entro il 2025.
Parallelamente, FiberCop ha ribadito il proprio impegno Esg: la Science Based Targets initiative (Sbti) ha validato gli obiettivi di riduzione delle emissioni, confermando la volontà di contribuire alla transizione verso un futuro a basse emissioni.
Prospettive al 2026 e oltre
Guardando avanti, il management punta a far crescere l’EbitdaL dal 2026 grazie a nuove iniziative sui ricavi e a un ulteriore efficientamento operativo. L’accelerazione del rollout, la conclusione del piano Pnrr e lo switch-off del rame rappresentano i pilastri della strategia, con l’obiettivo di completare entro il 2027 la copertura pianificata in fibra ottica.