L'INIZIATIVA

Fondazione Tim contro la “povertà educativa”, sul piatto 1,4 milioni

Le risorse a sostegno del progetto “Riscriviamo il futuro” di Save the Children. Obiettivo la continuità dello studio per 11mila ragazzi che vivono in contesti di fragilità. “Garantire apprendimento e sperimentazione dei propri talenti”

Pubblicato il 04 Nov 2020

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Vale 1,4 milioni di euro la donazione di Fondazione Tim a Save The Children. Le risorse saranno destinate al progetto “Riscriviamo il futuro” che punta a mettere in rete le scuole e le risorse educative territoriali per costruire, si legge in una nota, “vere e proprie comunità educanti in grado di garantire ad ogni bambino la possibilità di apprendere e sperimentare i propri talenti e le proprie capacità”.

Obiettivo il contrasto alla povertà educativa aiutando i bambini che vivono in contesti di particolare fragilità, oggi maggiormente esposti alle conseguenze socio-economiche della crisi Covid-19, nel loro percorso scolastico.

I “Punti luce” di Save the Children

La Fondazione Tim, presieduta da Salvatore Rossi, apre in questo modo al progetto che prevede un’articolazione fra scuola e territorio. Colonna portante del progetto saranno le scuole e la rete dei ‘Punti Luce’ di Save the Children, i centri socio-educativi che offrono ai bambini e agli adolescenti che vivono in contesti difficili, dal nord al sud del Paese, uno spazio di qualità dedicato a loro, pronti a proseguire le attività anche a distanza, in caso di misure restrittive disposte dalle istituzioni per il contenimento della pandemia.

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L’intervento si svilupperà attraverso il supporto allo studio, il rafforzamento delle competenze digitali, la promozione di stili di vita sani, la promozione di attività rivolte al miglioramento del contesto sociale e civile dei territori.

Piani educativi personalizzati

Grazie ai ‘Punti Luce’, i bambini possono ricevere piani educativi personalizzati per sviluppare le proprie passioni e i propri talenti – nel campo della musica, dello sport, della cultura ecc. – senza che la crisi li costringa a rinunciare alle loro aspirazioni per il futuro.

Al tempo stesso, il progetto prevede anche un affiancamento delle scuole nel percorso di riorganizzazione della didattica e degli spazi, promuovendo la formazione dei docenti sia per le attività in presenza che a distanza.

Il progetto si articolerà su una rete di associazioni partner territoriali di Save the Children e raggiungerà circa 11.000 bambini e adolescenti nelle città di Ancona, Bari, Genova, L’Aquila, Milano, Napoli, Palermo, Potenza, Prato, Reggio Calabria, Roma, Sassari, Udine e Venezia.

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