CONSOLIDAMENTO TLC

Francia, Montebourg: “Troppe telco mobili, c’è spazio solo per tre”

Il governo spinge sul consolidamento. Il ministro dell’Economia all’assemblea nazionale: “La concorrenza selvaggia sta costando troppo in termini di posti di lavoro e mancati investimenti. E’ un mercato libero, ma ci prendiamo le nostre responsabilità”

Pubblicato il 13 Mag 2014

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Il Governo francese è determinato a fare tutto quanto è nelle proprie possibilità perché il mercato nazionale delle telecomunicazioni nel mobile possa consolidarsi, con il passaggio dagli attuali quattro a tre operatori.

A tornare sull’argomento con una presa di posizione netta è stato oggi il ministro francese dell’Economia, Arnaud Montebourg (nella foto), in audizione all’Assemblea nazionale, sottolineando che l’aspra competizione tra i quattro attuali operatori attivi in Francia sta costando troppo al Paese in termini di mancati investimenti sulla banda larga superveloce e di distruzione di posti di lavoro.

“Arriveremo ad avere tre operatori che avranno la possibilità di investire e smetteranno di tagliare posti di lavoro e di tentare di distruggersi l’una con l’altra” ha affermato Montebourg. E’ proprio di oggi, tra l’altro, la voce di un piano di ristrutturazione in arrivo per Bouygues Telecom, che starebbe programmando di ridurre di circa un quarto la propria forza lavoro, annunciando tra i 1.500 e i 2mila esuberi rispetto ai propri 9mila dipendenti complessivi.

Agli inizi del 2014 il Governo francese era andato vicino a raggiungere l’obiettivo del consolidamento, sostenendo l’offerta di Bouygues per l’acquisizione di Sfr, società che fa capo a Vivendi. Ma all’ultimo momento Vivendi ha scelto di accettare l’offerta dell’operatore via cavo Numericable, e il numero degli operatori mobili non si è ridotto.

L’accordo crea così il secondo operatore in Francia dietro all’ex monopolista Orange,

Ma indebolisce Bouygues, che starebbe per annunciare la ristrutturazione per fronteggiare la guerra dei prezzi scatenata dall’ultimo arrivato Iliad.

Nei giorni scorsi lo stesso Montebourg aveva suggerito a Bouygues di considerare l’opzione di fondersi con altri operatori. “Stiamo lavorando al consolidamento del settore. Non ci siamo ancora riusciti, dal momento che siamo nel libero mercato, ma il Governo sta affrontando le sue responsabilità e facendo presenti le sue preferenze. Siamo tra l’altro azionisti di un operatore, che non è l’ultimo”, ha concluso facendo riferimento a Orange, di cui il Governo detiene il 27% delle azioni”.

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