È in arrivo il nuovo Protocollo di legalità contro i furti di rame: sarà sottoscritto domani alle 10.30 al Viminale alla presenza del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, tra il ministero dell’Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza, l’Agenzia delle Dogane dei Monopoli, Ferrovie dello Stato Italiane, Enel, Telecom Italia, Anie e sarà esteso anche a Confindustria e a Vodafone Omnitel B.V. Il protocollo, spiega una nota del Viminale, è “finalizzato a fornire ulteriore impulso al percorso di legalità intrapreso con la stipula dell’accordo firmato il 24 febbraio 2012”.
Il documento prevede tra l’altro la costituzione del Consorzio di Rame per la commercializzazione, lo smaltimento e la gestione dei materiali in rame in uso alle aziende aderenti al Consorzio, al fine di contrastare la vendita del rame oggetto di furto e, di conseguenza, incidere concretamente sulla filiera della ricettazione.
Lo scorso ottobre è stato lanciato l’Osservatorio nazionale sui furti di rame per migliorare le sinergie tra forze di polizia, Agenzia delle Dogane e aziende. L’iniziativa coinvolge infatti Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Agenzia delle dogane e le società e aziende maggiormente esposte al fenomeno dei furti (Ferrovie dello Stato Telecom Italia, Enel e Anie). La pagina web dell’Osservatorio Nazionale è collocata nell’area “Sicurezza” del sito del ministero dell’Interno e serve a fornire una descrizione del fenomeno criminale dei furti di rame.
A un mese dalla sua costituzione l’Osservatorio ha diffuso alcuni dati, dal quale è emerso il costante aumento dei furti di rame, così come delle denunce e degli arresti. Nei primi sei mesi del 2013 si sono verificati 11.040 furti con un incremento del 12,1% rispetto al 2012 per 2.720 soggetti denunciati (+41%) di cui 1.631 (+36,7%) in stato di arresto.
L’Osservatorio ha anche scattato una foto dell’intero anno 2012, da cui si evince che il fenomeno è risultato in aumento rispetto all’anno precedente. Complessivamente, nel 2012, i furti di rame hanno subito un incremento del 6,9% (18.346 episodi). Si sono invece registrate oltre 3.400 denunce e 2.092 persone arrestate con un aumento del 12,7%.