AEROSPAZIO

Il ministro Giannini in visita a Telespazio

Alla responsabile dell’Istruzione sono state presentate le attività della joint venture. Presenti Mauro Moretti dg e ad di Finmeccanica, Gianni de Gennario, presidente del gruppo

Pubblicato il 01 Lug 2014

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Visita alla sede di Telespazio oggi per il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini. Ad accoglierla il presidente di Finmeccanica, Gianni De Gennaro, l’amministratore delegato e direttore generale di Finmeccanica, Mauro Moretti, l’amministratore delegato di Telespazio, Luigi Pasquali. All’incontro nella sede romana della joint venture tra Finmeccanica (67%) e Thales (33%), tra i principali operatori al mondo nel settore dei servizi spaziali, hanno partecipato il presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston, il presidente di e-Geos, Nazzareno Mandolesi e il presidente e amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia, Elisio Giacomo Prette.

“Al ministro Giannini – si legge in una nota di Telespazio – sono stati illustrati il profilo e le attività industriali di Telespazio e di Thales Alenia Space (67% Thales e 33% Finmeccanica), l’altra componente della Space Alliance costituita da Finmeccanica e Thales. Telespazio opera nel campo dei servizi e dei sistemi spaziali, Thales Alenia Space è attiva nella realizzazione di sistemi satellitari e infrastrutture spaziali. In particolare, è stato presentato il contributo dell’industria ai grandi programmi spaziali come COSMOSkyMed e Copernicus per l’osservazione della Terra, Egnos e Galileo per la navigazione satellitare, Sicral e Athena Fidus per le comunicazioni satellitari militari e istituzionali. La visita è proseguita presso la sede di e-Geos, società costituita da Telespazio (80%) e dall’Agenzia Spaziale Italiana (20%), dove nell’ambito dell’osservazione della terra sono stati presentati al Ministro alcuni dei servizi applicativi sviluppati con i dati forniti dalla costellazione satellitare radar italiana CosmoSkyMed, uno dei programmi più innovativi al mondo per il monitoraggio del nostro pianeta, finanziato da Miur, Asi e dal ministero della Difesa”.

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