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Iliad, Talevi: “Al lavoro sulla rete, ma necessario ridurre burocrazia e vincoli”

La Director of Regulatory Affairs & Competition dell’azienda: “Puntiamo all’ulteriore sviluppo dell’Ftth e al deployment della rete mobile proprietaria, ma vanno eliminati i limiti burocratici-normativi, tra cui quelli elettromagnetici”. Partnership cruciali per incrementare la copertura

Pubblicato il 03 Mag 2022

tiziana talevi

Un 2021 chiuso con Ebitda after leasing positivo per 80 milioni e una quota di mercato superiore al 10%. Gli importanti risultati registrati a 4 anni dal debutto di Iliad sul mercato italiano non sono frutto del caso: “Si tratta piuttosto dell’esito dei 3,4 mld di investimenti fatti in Italia per la realizzazione di un’infrastruttura di rete mobile che ha raggiunto più di 9.000 siti, ma anche del rapporto di fiducia costruito con i clienti che hanno premiato la strategia di trasparenza, assenza di vincoli, semplicità ed innovazione”.

Lo ha detto Tiziana Talevi, Director of Regulatory Affairs & Competition, a Telco per l’Italia, l’evento CorCom-Digital360, chiarendo che “nel 2018, l’entrata sul mercato del mobile da parte di Iliad ha portato ad una radicale trasformazione del mercato. Basti pensare, ad esempio, che nel 2018 la media del plafond giga offerto dai principali operatori ai propri clienti era inferiore a 10 giga, e, grazie anche all’entrata di Iliad, oggi siamo in media a livelli superiori a 100 giga”.

Oggi – ha puntualizzato Tiziana Talevi – “l’offerta di Iliad sta avendo impatti molto significativi in termini di take up ed adoption dei servizi fibra. Infatti, una quota molto rilevante di clienti Iliadbox rappresentano nuove attivazioni piuttosto che passaggi da altri operatori, ovvero consumatori che non avevano già attivato un servizio di connettività fibra. Questo dimostra come la nostra entrata sul mercato stia fornendo un contributo importante per il raggiungimento dell’obiettivo di adoption da parte dei clienti finali”.

Incrementare la copertura geografica

E domani? “Il nostro obiettivo è ovviamente quello di continuare ad aumentare la copertura geografica con lo sviluppo delle reti Ftth per portare i benefici dell’offerta Iliad a sempre più clienti su tutto il territorio italiano. Parallelamente continueremo con il deployment dell’infrastruttura di rete mobile proprietaria e a tal fine ci auspichiamo vengano eliminati i vincoli burocratici-normativi che ancora frenano lo sviluppo rapido delle reti, incluso il 5G. Tra questi meritano particolare menzione i limiti elettromagnetici, che come noto in Italia risultano essere i più stringenti (6V/m) fra quelli presenti in tutti gli altri Paesi europei (compresi tra 39V/m e 61 V/m).  Auspichiamo pertanto un intervento nel segno dell’innalzamento dei limiti previsti ex lege, allineandoli a quelli raccomandati a livello europeo ed internazionale a favore di una maggiore concorrenzialità del mercato”.

Consolidamento e coinvestimento

Lo scenario delle tlc, non solo italiano, sta cambiando ed è destinato a mutare in chiave di consolidamento e di coinvestimento. Dopo la Francia, per il Gruppo, l’Italia è il mercato più importante e il contesto va affrontato con strategie ben ponderate: “I trend sulle trasformazioni in atto sul mercato – ha puntualizzato Tiziana Talevi – evidenziano sicuramente una sfida derivante dalla necessità di adeguamento delle reti fisse e mobili agli sfidanti obiettivi posti dall’Europa, ma anche dal crescente ruolo dei servizi digitali per lo sviluppo del paese e per i cittadini. Il raggiungimento di tali obiettivi impone ingenti investimenti che sia a livello di tempistiche per l’implementazione sia in termini di risorse finanziarie, non sempre sono compatibili con le criticità che comunque stanno caratterizzando il mercato Tlc”.

“In tale ottica – ha aggiunto -, il ricorso a partnership o accordi possono essere un elemento importante per sinergie, riduzione costi, efficiente uso delle risorse spettrali, superamento delle esistenti criticità e restrizioni per la realizzazione delle infrastrutture (es. limiti elettromagnetici, permessi di scavo, shortage di tecnici) e quindi accelerare e consentire il raggiungimento degli obiettivi di copertura sia sul fisso sia sul mobile”.

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