IL TAVOLO

Internet e telefonia sui treni Alta Velocità, Colao convoca le telco e Ferrovie

L’incontro il 7 settembre. Il ministro punta ad avviare il confronto per affrontare l’annosa questione dell’interruzione del servizio in particolare nelle gallerie. Ma sono molti i nodi da sciogliere a partire dal pericolo cantieri: bisognerà interrompere o diluire il passaggio dei veicoli? In ballo anche la questione degli investimenti: possibile accesso ai fondi Pnrr?

Pubblicato il 03 Set 2021

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Alta velocità non solo ferroviaria. Il ministro dell’Innovazione e Transizione digitale Vittorio Colao ha convocato per martedì 7 settembre i vertici di Rfi (Rete ferroviaria italiana – Gruppo Fs) e dei principali operatori mobili –  Tim, Vodafone, WindTre, Iliad e Fastweb – per avviare un tavolo di lavoro relativo alla connettività e al servizio di telefonia mobile sui treni.

L’interruzione del servizio in particolare nelle gallerie (e non solo) è questione annosa. Ma non sarà semplice venirne a capo per una serie di motivi di ordine tecnico, autorizzativo e finanche economico. Tanto per cominciare bisognerà definire il perimetro dell’operazione: su quali tratte dell’Alta velocità si intende intervenire? Su tutta la tratta? E quale dovrebbe essere la roadmap in termini di execution e delle relative tempistiche?

La principale questione tecnica riguarda proprio l’installazione delle antenne e degli apparati all’interno delle gallerie: per consentire i lavori potrebbe essere inevitabile uno stop o quantomeno una diluzione del passaggio dei treni, aspetto non banale considerata l’elevata movimentazione proprio nella tratta dell’Alta velocità. Alcune gallerie, infatti, non hanno lo spazio sufficiente per consentire la presenza di squadre all’opera e l’elevata velocità di percorrenza dei veicoli rappresenta un pericolo non da poco.

La seconda questione, altrettanto spinosa, è quella degli iter autorizzativi: da verificare quanti e quali soggetti siano coinvolti lungo le tratte e quindi le tempistiche necessarie per l’avvio dei cantieri.

Da sciogliere anche un altro importante nodo: quello delle risorse. Qual è il costo dell’operazione? Chi dovrebbe farsi carico degli investimenti e in quale quota parte? Si può accedere ai fondi del Pnrr nella porzione destinata alla banda ultralarga?

Insomma la strada è in salita, ma la convocazione dell’incontro rappresenta senza dubbio l’attenzione del ministro al tema della connettività e della qualità del servizio mobile a bordo treni nonché la volontà di sbloccare l’impasse per garantire un servizio di qualità ai viaggiatori. Un’operazione win-win per tutti gli attori coinvolti – Stato, Rfi e telco – ma fra il dire e il fare non sarà una passeggiata.

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