BRUXELLES

Iva e-book, Franceschini: “L’Ue riconosce e vuole superare il problema”

Il ministro durante il Consiglio sulla Cultura dei Governi europei: “E’ in corso una mediazione avanzata. Nel testo finale si raccomanda la decisione ai titolari dell’Economia in sede Ecofin”. Polillo (Aie): “Il traguardo è più vicino”

Pubblicato il 25 Nov 2014

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“Il passo del consiglio dei ministri della Cultura Ue è molto importante. E’ una mediazione avanzata in cui si tiene conto del problema, che va affrontato e superato nel tavolo proprio, l’Ecofin. Quindi va nella direzione che volevamo”. Lo afferma da Bruxelles Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, a margine dei lavori per l’approvazione dei documenti finali della presidenza italiana sulla Cultura. “Come Governo e Parlamento italiano – continua – è stata fatta una scelta che spingerà ad accelerare il percorso verso la parificazione”.

Franceschini fa riferimento all’emendamento alla legge di Stabilità passato la settimana scorsa in commissione Bilancio a Montecitorio per l’abbassamento dell’Iva applicata sull’acquisto di e-book, oggi al 22%, per parificarla con quella applicata sui testi cartacei, che è al 4%.

“E’ stata una mattinata utile – prosegue il ministro – Normalmente in consiglio si entra con i documenti condivisi fino all’ultima virgola. Ci siamo andati con una discussione aperta sull’e-book, in cui sono emerse differenze di posizioni che si conoscevano, perché alcuni Paesi ritengono che non sia giusto affrontare con i ministri della Cultura competenze che sono dell’Ecofin. Alla fine il lavoro ha prodotto un testo che è passato all’unanimità, che spinge sul principio del sostegno alla lettura e che tiene conto espressamente della differenza di trattamento che c’è e quindi è un chiaro riconoscimento che questa differenza di trattamento deve essere superata”.

“La mediazione – prosegue Franceschini – ha consentito di non rompere il tavolo dei ministri della Cultura e dà una chiara indicazione che il problema della diversità di trattamento fiscale esiste e che va affrontata”.
“Questo – sottolinea Franceschini – per l’Italia è in linea col passo che Parlamento e Governo hanno fatto e spingerà inevitabilmente sul tavolo proprio, cioè quello dei ministri dell’Economia, di affrontare questo tema”. Un tema che era stato richiamato in una decisione del Consiglio Ue di dicembre 2013, “che indicava – conclude il ministro – non in riferimento all’ e-book, ma come tema generale, l’esigenza di armonizzare il più possibile il trattamento dei prodotti online e fisici”.

“Grazie al Governo italiano, e al ministro Franceschini in particolare, per come ha condotto, sostenuto e spronato l’Europa in questa battaglia di buon senso – commenta Marco Polillo, presidente dell’Associazione italiana editori (Aie) – Solo così, con convinzione, si può superare una stortura europea come questa. Noi continueremo a fare la nostra parte, a portare avanti la sfida con la campagna #unlibroèunlibro, chiedendo all’Europa di cambiare e di riconoscere che un libro è un libro, al di là del supporto di lettura. Puntiamo ora al consiglio Ecofin del 9 dicembre. Il traguardo è più vicino”.

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