M&A, la vera sfida è la convergenza

Le telco europee si sfidano a colpi di fusioni e acquisizioni con l’obiettivo di recuperare marginalità. Ma questo tipo di azioni dovrebbe servire ad accompagnare i cambiamenti di un mercato che punta a diventare competitivo sul tipo di offerta più che sul prezzo. L’analisi di Le Monde

Pubblicato il 26 Nov 2014

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Altice che sgranocchia Sfr e guarda con interesse a Portugal Telecom, British Telecom, che vuole mettere le mani sull’operatore mobile O2. Il settore delle telecomunicazioni – sottolinea Le Monde – è caccia soluzioni per cercare di recuperare i margini e affrontare gli alti costi di investimento. E sempre più spesso la soluzione è il consolidamento tramite piani di fusione e acquisizione.

La molteplicità di player è ancora favorita dalle autorità di regolamentazione, convinte che la concorrenza garantisca prezzi bassi per i consumatori. In Francia la bolletta media mensile è in costante diminuzione: – 19% tra il 2012 e il 2013 sulla fisso e – 7,2% sui mobile, secondo i dati Arcep. Il taglio è stato determinato soprattutto dall’arrivo di Free Mobile nel 2012 che ha rapidamente conquistato un’ampia fetta di mercato proprio grazie alle basse tariffe.

Di qui la reticenza delle autorità di regolazione a favorire il consolidamento in uno stesso Paese. Ma secondo gli analisti, evidenzia Le Monde, si tratta di un’argomentazione che non reggerà più nel prossimo futuro. “L’intensità di concorrenza non dipenderà più infatti dal numero di player quanto dalla natura del mercato e degli operatori – spiega un esperto francese di Tlc. Con 3-4 attori i mercato sono fortemente oligopolistici e per vedere quanta concorrenza c’è bisogna studiare i livello di prezzi praticati”.

Ad esempio negli Usa ci sono molteplici player ma i pacchetti non possono superare i 100 dollari al mese. Altra questione riguarda l’obiettivo del consolidamento. Finora azioni di M&A sono state concepite solo per affrontare la crisi della marginalità e non per sostenere i cambiamenti del mercato in atto, primo fra tutti la convergenza fisso-mobile che deve permettere di avere un solo numero sia per il mobile sia per il fisso.

Secondo Idate, il numero di abbonati a banda larga mobile supererà il miliardo da qui a cinque anni: si tratta di un numero due volte maggiore di quello degli abbonati al fisso. Una situazione che rende il processo di consolidamento in ottica di convergenza ancora più necessario.

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