L’Africa è un continente in crescita anche per gli operatori delle telecomunicazioni: molte delle telco attive nel continente stanno generando risultati invidiabili, soprattutto se confrontati con ricavi e utili prodotti nei mercati più sviluppati, come l’Europa.
Per esempio, l’operatore di telefonia mobile pan-africano Mtn ha riportato nel primo trimestre 2025 un incremento del 10,4% anno su anno dei ricavi dai servizi, per un valore di 47,36 miliardi di rand sudafricani (2,58 miliardi di dollari). Senza le fluttuazioni valutarie, i ricavi dei servizi sono aumentati del 19,8%, spinti da una crescita di circa il 40% sia in Ghana che in Nigeria.
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Mtn e Airtel Africa, i ricavi spinti dallo scambio dati e denaro mobile
Inoltre, Mtn ha registrato un aumento del 23,1% degli utili di gruppo reported prima di interessi, tasse, deprezzamento e ammortamento (Ebitda), ancora una volta grazie alla robusta crescita in Ghana, Nigeria e Uganda. La telco ha in parte attribuito le sue prestazioni alla crescita del traffico dati del 30,4% e a un aumento del 13,9% dei volumi delle transazioni fintech, mentre la base totale di abbonati è aumentata del 4,7% a 296,8 milioni.
Anche un’altra telco del continente, Airtel Africa, filiale del colosso delle telecomunicazioni indiano Bharti Airtel, ha riportato una forte crescita dello scambio di dati e denaro su mobile nei 12 mesi fino al 31 marzo 2025. I ricavi sono aumentati del 21,1% a 4,9 miliardi di dollari, anche se in valuta costante. Le entrate dei servizi mobili sono aumentate del 19,6% in valuta costante, guidate da un aumento del 30,5% delle entrate dai dati e da una crescita del 29,9% delle entrate dagli scambi di denaro. I ricavi reported sono leggermente diminuiti dello 0,5% durante l’esercizio finanziario a causa dell’impatto delle svalutazioni valutarie, che hanno pesato, in generale, su molte aziende delle Tlc.
Il quadro è molto positivo per la stessa Airtel nel trimestre gennaio-marzo 2025, quando le entrate riportate sono aumentate del 17,8% a 1,3 miliardi di dollari e gli utili operativi sono cresciuti dell’8,4% a 376 milioni di dollari. La base di clienti complessiva dell’operatore è ora di 166,1 milioni.
Business positivo anche per le filiali di Vodafone e Orange
Mtn è ora presente in 16 mercati in tutta la regione, mentre Airtel Africa ha operazioni in 14 paesi dell’Africa subsahariana. I due gruppi competono in diversi mercati con Vodacom, di proprietà di Vodafone, e con le filiali locali di Orange e anche per queste società si può affermare che il business in Africa è una scommessa vincente.
Anzi, diversi analisti osservano che la divisione Africa & Middle East (Ame) di Orange è stata più volte l’ancora di salvezza del gigante francese delle telecomunicazioni. Nel primo trimestre Orange ha registrato un aumento appena dello 0,6% annuo delle entrate totali, a 9,9 miliardi di euro. Ma, mentre sul mercato core francese il gruppo ha subito un calo delle vendite dell’1,3% a 4,3 miliardi di euro, la divisione Ame ha aumentato i suoi ricavi del 12,8% a quasi 2,05 miliardi di euro. La crescita dei ricavi in Africa è a due cifre per l’ottavo trimestre consecutivo.
L’anno finanziario di Vodafone termina a marzo e il gruppo non ha ancora pubblicato i risultati del quarto trimestre fiscale e dell’intero anno. Tuttavia, i dati fino alla fine di dicembre 2024 rivelano un trend simile: una maggiore crescita organica dei ricavi in Africa rispetto al Regno Unito, alla Germania e altrove in Europa.
Ad esempio, il tasso di crescita dei ricavi dei servizi organici di Vodafone in Africa è migliorato all’11,6% (raggiungendo 1,61 miliardi di euro), rispetto al 3,3% nel Regno Unito e al 2,6% in altri paesi europei e in Turchia. Per Vodafone in Germania – un mercato in difficoltà per il gruppo Uk – le entrate dei servizi organici sono diminuite del 6,4%. Complessivamente, Vodafone ha registrato un aumento del 5% delle entrate totali a 9,8 miliardi di euro nel terzo trimestre fiscale.
Gli ostacoli da vincere per sfruttare le opportunità tlc in Africa
Questi risultati indicano una forte domanda di servizi mobili in Africa, in particolare per i servizi di dati e fintech, e la tendenza sembra destinata a continuare. Secondo un rapporto del maggio 2025 di McKinsey, la penetrazione degli abbonati mobili in Africa dovrebbe raggiungere il 50% entro il 2030, con 751 milioni di abbonati mobili unici, rispetto al 44% (527 milioni di abbonati) nel 2023.
Allo stesso tempo, McKinsey e altri avvertono che le società di telecomunicazioni dovranno affrontare una serie di ostacoli, come il costo dei dispositivi, se vogliono creare nuovo valore per le imprese e i consumatori in futuro.
Un recente rapporto sull’economia mobile realizzato dalla Gsma ha anche osservato che, anche se il settore mobile nell’Africa subsahariana ha un potenziale di crescita enorme e ancora non sfruttato, è ostacolato da tasse onerose, elevati dazi all’importazione sui telefoni, mancanza di spettro tecnologicamente neutro e sussidi per il servizio universale poco performanti.
Per realizzare appieno i vantaggi della connettività, ha affermato Angela Wamola, capo della Gsma dell’Africa subsahariana, “è essenziale che gli operatori, i responsabili politici e le parti interessate affrontino le barriere all’accessibilità economica, sostengano l’espansione delle infrastrutture e promuovano collaborazioni che favoriscano l’inclusione digitale e l’impatto economico”.