DATA PROTECTION

Phillips, Gsma: “Leggi sulla privacy devono valere anche per gli Internet players”

Appianare il dualismo tra General data protection regulation (Gdpr) e Direttiva sulla e-Privacy e far valere le regole su tutto l’ecosistema mobile: è l’appello al Consiglio d’Europa lanciato dalla Gsma. “Le politiche sulla protezione dei dati sono il sostegno necessario per i nuovi servizi wireless”

Pubblicato il 12 Mar 2014

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Dopo il voto plenario del Parlamento europeo sulla General data protection regulation (Gdpr), la Gsma interviene per chiedere al Consiglio d’Europa di accordarsi su norme per la difesa dei dati personali capaci di garantire protezione coerente ai cittadini europei promuovendo al tempo stesso l’innovazione e assicurando che il settore sia definito da regole ugualmente valide per tutti gli attori, mentre oggi la Gsma lamenta un dualismo tra Gdpr e la Direttiva sulla e-Privacy e, soprattutto, l’esclusione dei players di Internet dagli obblighi che pesano invece sulle telco.

“Accogliamo con piacere gli sforzi del Parlamento europeo di armonizzare le regole sulla protezione dei dati a livello Ue. Chiediamo però al Consiglio d’Europa di ridurre le incoerenze tra il Gdpr e la Direttiva sulla e-Privacy e di adoperarsi meglio per far sì che la legge che protegge i dati personali degli individui sia neutrale dal punto di vista tecnologico e innovation-friendly e che queste regole siano imposte allo stesso modo e con coerenza a tutti gli attori dell’ecosistema Internet“, afferma Tom Phillips, chief regulatory officer della Gsma.

“Allo stato attuale, gli operatori mobili e gli altri fornitori di servizi di comunicazione sarebbero soggetti a un regime regolatorio duplice e a restrizioni ed obblighi che non si applicano agli altri players di Internet, compresi il controllo del loro uso del traffico e dei dati sulla localizzazione geografica degli utenti e un obbligo separato di ottenere il consenso dei clienti”, continua Phillips. “Le riforme per allineare il Gdpr e la Direttiva sulla e-Privacy hanno il sostegno anche di Jan-Philipp Albrecht, rapporteur del comitato Libe (Libertà civili, giustizia e affari interni) del Parlamento europeo“.

Secondo Phillips, un fattore cruciale per l’adozione e l’uso dei nuovi servizi digitali mobili è proprio un quadro di riferimento solido ed efficace per la protezione dei dati personali e della privacy nell’intera Ue. La Gsma riconosce gli sforzi fatti dal Parlamento europeo per asssicurarsi che i dati personali dei cittadini europei godano dello stesso livello di protezione ovunque essi siano, indipendentemente dalla sede geografica del service provider o di chi elabora i dati, ma la Gsma ha sviluppato a sua volta principi e linee guida a garanzia della privacy per gli sviluppatori di app mobili che fanno da complemento alle leggi e alla normativa, sottolinea Phillips.

Otto dei maggiori operatori mobili d’Europa già hanno adottato queste linee guida per le app mobili che commercializzano con il loro marchio. La Gsma chiede ora agli altri attori dell’ecosistema mobile di seguire la strada segnata dagli operatori e di considerare come possono adottare questi principi di massima nei loro servizi. “Insieme alla revisione delle regole dell’Ue sulla protezione dei dati, le linee guida sulla privacy della Gsma aiuteranno le aziende a rispondere all’appello dei legislatori e dimostrare di seguire pratiche affidabili in tema di privacy”, conclude Phillips. “Questo approccio darà nuova forma al modo in cui la privacy viene promossa, gestita e protetta in tutto l’ecosistema mobile, rafforzando la fiducia dei consumatori nelle applicazioni e nei servizi mobili”.

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