Negli Stati Uniti, lo spectrum-backed securitisation (Sbs) è diventato uno strumento finanziario maturo e consolidato per le telco. Si tratta di una variante dell’asset-backed securitisation (Abs), in cui i diritti d’uso dello spettro radio – ottenuti tramite aste – vengono trasformati in garanzie per raccogliere capitali sul mercato. Questo approccio ha permesso a operatori come Sprint (oggi T-Mobile) ed EchoStar di ottenere miliardi di dollari in finanziamenti. Questo ha ridotto il costo del capitale e migliorato la propria flessibilità finanziaria.
Il caso più emblematico è quello di Sprint, che nel 2016 ha raccolto 3,5 miliardi di dollari trasferendo le licenze spettro in una società veicolo (Spv) e stipulando un contratto di lease-back trentennale. Il successo dell’operazione ha spianato la strada a successive emissioni, tra cui quella del 2018 da 3,9 miliardi. Più recente è l’operazione di EchoStar, che nel 2024 ha raccolto 9,55 miliardi di dollari attraverso tre emissioni garantite da licenze AWS-3 e AWS-4. A conferma della solidità del modello, nell’agosto 2025 AT&T ha acquisito 50 MHz dello spettro di EchoStar per 23 miliardi di dollari, mantenendo attiva la rete retail Boost Wireless tramite un accordo wholesale.
Indice degli argomenti
Le basi giuridiche e regolatorie che hanno favorito l’SBS negli USA
Il successo dello Sbs negli Stati Uniti affonda le radici in una solida cornice giuridica. A partire dagli anni ’90, sentenze come quella del caso NextWave hanno stabilito che le licenze spettro non possono essere revocate in caso di bancarotta, rendendole di fatto beni trasferibili e utilizzabili come collaterale. La Federal Communications Commission (Fcc) ha poi introdotto regolamenti che ne consentono esplicitamente la cartolarizzazione, aumentando la fiducia degli investitori.
Questa evoluzione ha reso lo Sbs uno strumento familiare per il mercato finanziario statunitense, con rating favorevoli da parte delle agenzie e un crescente interesse da parte di investitori istituzionali. Il modello prevede Spv “bankruptcy-remote”, valutazioni annuali indipendenti delle licenze e strutture di pagamento che garantiscono flussi di cassa stabili e prevedibili.
L’Europa resta indietro: ostacoli normativi e frammentazione
Nel Vecchio Continente, lo scenario è ben diverso. La scarsa familiarità con le strutture Abs, unita a regolamenti più stringenti e frammentati, ha finora limitato l’adozione dello Sbs. Le licenze spettro in Europa sono spesso soggette a durate più brevi, canoni annuali elevati, vincoli geografici o di servizio e mercati secondari poco sviluppati, elementi che aumentano il rischio percepito dagli investitori.
Inoltre, la mancanza di armonizzazione tra i diversi Paesi europei rende difficile strutturare operazioni transfrontaliere, mentre i costi di compliance e le incertezze regolatorie scoraggiano sia gli operatori sia i finanziatori. Il risultato è un mercato ancora acerbo, in cui lo Sbs è visto più come un’ipotesi teorica che come una reale opportunità.
I segnali di cambiamento: verso un’adozione graduale anche in Europa
Nonostante le difficoltà, alcuni segnali indicano che l’Europa potrebbe essere vicina a un punto di svolta. La crescente pressione sugli operatori per ridurre il costo del capitale e finanziare investimenti infrastrutturali – in particolare per il 5G e la fibra – sta spingendo verso soluzioni alternative. In questo contesto, lo SBS si presenta come una leva potenzialmente efficace per liberare valore dagli asset spettro.
Secondo Analysys Mason, la crescente familiarità del mercato con le strutture Abs, soprattutto nel settore dei data center, sta creando un terreno fertile anche per strumenti più complessi come lo Sbs. Inoltre, l’evoluzione normativa in corso, con il Digital Networks Act e le proposte della Commissione Europea per rilanciare la cartolarizzazione, potrebbe ridurre significativamente il rischio regolatorio.
Le condizioni per un SBS europeo: valutazioni robuste e trasparenza
Perché lo Sbs possa affermarsi anche in Europa, sarà fondamentale costruire strutture finanziarie solide e trasparenti, in grado di rassicurare i finanziatori. Il modello Sprint offre un blueprint replicabile, ma va adattato ai diversi contesti giuridici e di mercato. Serviranno valutazioni indipendenti e rigorose delle licenze spettro, basate su metodologie quantitative come il discounted cash flow e il benchmarking per MHz/pop.
Oltre al “fair value”, sarà cruciale valutare la liquidità delle licenze, ovvero la possibilità di rivenderle o riutilizzarle in altri contesti. Questo richiede una conoscenza approfondita delle dinamiche di mercato locali e della domanda potenziale da parte di altri operatori o investitori.
Sbs: opportunità per il futuro della finanza telco
In un contesto di crescente pressione competitiva e necessità di investimenti infrastrutturali, lo spectrum-backed securitisation potrebbe rappresentare una svolta per la finanza telco europea. Se supportato da un quadro normativo più armonizzato, da una maggiore maturità del mercato e da strumenti di valutazione affidabili, lo Sbs può diventare una leva strategica per liberare capitale, ridurre il debito e accelerare l’innovazione.
La sfida per l’Europa sarà trasformare un’opportunità teorica in una prassi concreta, seguendo l’esempio americano ma adattandolo alle proprie specificità. Il tempo per agire è ora: gli operatori che sapranno muoversi per primi potrebbero ottenere un vantaggio competitivo decisivo.