L'ACCORDO CON I SINDACATI

Sirti: cancellata la cig a zero ore, ok ai contratti di solidarietà

Intesa raggiunta tra la direzione aziendale e i sindacati. Bellavita (Fiom): “Nei prossimi giorni chiederemo ai lavoratori il mandato a chiudere l’accordo”

Pubblicato il 04 Giu 2012

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Cancellata la cassa integrazione a zero ore e consentito il ricorso ai contratti di solidarietà per il lavoratori di Sirti. Lo annuncia in una nota Setgio Bellavita segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile del settore Ict, dettagliando l’intesa raggiunta con i vertici dell’azienda il 1° giugno.

“Prima importante affermazione dei lavoratori del gruppo Sirti contro i 1.000 licenziamenti camuffati che erano stati annunciati dall’azienda – sottolinea – Nei prossimi giorni terremo assemblee in tutti i cantieri Sirti d’Italia per chiedere ai lavoratori stessi il mandato a chiudere l’intesa con la Direzione aziendale raggiunta venerdì 1° giugno.”

“Grazie alla straordinaria lotta delle lavoratrici e dei lavoratori Sirti, i sindacati dei metalmeccanici sono riusciti a scongiurare l’uso discriminatorio della Cassa integrazione guadagni straordinaria da parte dell’azienda che intendeva predeterminare, scegliendo, gli esuberi – puntualizza Bellavita – Per la prima volta nel settore delle installazioni telefoniche, è stato concordato il ricorso ai contratti di solidarietà. L’utilizzo di questo strumento, anche se non riguarda tutta l’azienda come da noi richiesto, riguarderà circa 1.400 dipendenti.”

“A questo scopo, è stata concordata una flessibilità d’orario che garantisce l’applicazione del contratto di solidarietà e la reinternalizzazione di diverse commesse, con un recupero di 100 addetti. Inoltre, è stata cancellata la Cassa integrazione a zero ore – conclude il sindacalista – Tutti i dipendenti, sia indiretti che diretti, hanno il diritto alla rotazione, a differenza di quanto l’azienda pretendeva con le 1.000 collocazioni unilaterali in Cigs. E’ stata poi mantenuta un’integrazione economica al trattamento di Cigs, sebbene sensibilmente inferiore a quella precedente. Il giorno 11 giugno, se i lavoratori daranno il mandato a chiudere l’intesa, una parte rilevante dei dipendenti in Cassa integrazione rientrerà quindi al lavoro.”

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