SISTEMA INFORMATICO INTEGRATO

Sit, consumatori all’attacco: “No a banca dati tlc dei clienti inaffidabili”

Federconsumatori e Adusbef contrarie al sistema a cui sta lavorando l’Autorità per la Privacy: sarà consultabile dagli operatori di telecomunicazioni per verificare se un potenziale cliente è un cattivo pagatore

Pubblicato il 18 Apr 2014

L.M.

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Arriva un deciso “no” da parte di alcune associazioni di consumatori al Sit (Sistema informatico integrato), costituenda banca dati nell’ambito dei servizi di comunicazione elettronica che potrà essere consultato dagli operatori del settore per verificare l’affidabilità dei clienti prima di procedere alla stipula di nuovi contratti. “Siamo nettamente contrari all’ipotesi della costituzione di una banca dati dei cattivi pagatori dei servizi di telecomunicazione. Bisognerebbe vergognarsi anche solo a proporre una misura simile” dicono Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, rispettivamente presidente di Federconsumatori e Adusbef. “In un settore afflitto da una miriade di inefficienze e disservizi – si legge in una nota – non vediamo perché dovrebbero essere penalizzati ed additati come cattivi pagatori gli utenti vessati dalle pratiche scorrette, mentre le aziende continuano ad operare in maniera spregiudicata”.

La stessa nota ricorda i tanti disservizi: attivazione di servizi non richiesti, offerte poco trasparenti, tempi biblici per la migrazione da un operatore ad un altro: sono innumerevoli le segnalazioni e le richieste di aiuto che, quotidianamente, riceviamo presso i nostri sportelli.

“Si pensi prima di tutto – sottolinea il comunicato – ad attuare una migliore e più efficiente regolazione del settore, disponendo sanzioni sempre più severe per le aziende che operano scorrettamente. È questa la vera priorità da affrontare. Ci aspettiamo inoltre che l’Autorità della Privacy torni sui suoi passi e si dimentichi una volta per tutte di tale registro che, siamo sicuri, finirebbe per rappresentare un inaccettabile rischio a danno degli utenti, spesso portati a sospendere i propri pagamenti proprio a causa di contestazioni o richieste illegittime”.

È stato il Garante per la protezione dei dati personali, due giorni fa, ad avviare una consultazione pubblica su uno schema di provvedimento che fissa le garanzie da rispettare per il Sit.

Questa banca dati, secondo le regole fissate dall’Autorità, potrà essere consultata dagli operatori del settore per verificare l’affidabilità dei clienti prima di procedere alla stipula di nuovi contratti. Obiettivo della consultazione è quello di acquisire osservazioni e proposte da parte di tutti i soggetti interessati, eventualmente anche attraverso le associazioni di categoria rappresentative dei consumatori e delle società (telefoniche, tv interattiva).

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