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Telemarketing selvaggio, per lo stop via cellulare bisognerà aspettare fine 2020

Al prossimo Cdm atteso il via libera al Dpr, in attuazione della legge approvata nel 2018, che “apre” il Registro delle opposizioni anche ai recapiti telefonici mobili. Ma per l’entrata in vigore ci vorrà tempo

Pubblicato il 15 Gen 2020

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Stop al telemarketing indesiderato anche sui cellulari. Il pre-Consiglio dei ministro di ieri ha analizzato il Dpr che modifica l’attuale disciplina del Registro delle opposizioni, lo strumento che permette di opporsi all’utilizzo, per finalità pubblicitarie, dei numeri di telefono di cui si è intestatari.

In attuazione di una legge approvata nel 2018, il Dpr allarga la possibilità di iscrizione al registro anche ai numeri non presenti negli elenchi telefonici, fattispecie esclusa dal precedente Regolamento. Potranno rientrare nel registro, evitando così di ricevere telefonate promozionali e a fini commerciali, anche i numeri dei cellulari.

L’iscrizione al registro delle opposizioni, per evitare di ricevere comunicazioni commerciali al telefono o per posta, dovrà avvenire via modulo web o telefono. Non sarà quindi possibile iscriversi tramite posta o mail. Le modalità tecniche e operative di iscrizione nel registro dovranno poi essere ulteriormente definite con decreto del Mise, sentito il Garante per la protezione dei dati personali. Nel caso in cui il contraente sia intestatario di più numerazioni, è possibile richiederne l’iscrizione contemporanea di più utenze. In questo caso, però, bisognerà utilizzare solo modalità tramite il modulo web.

Gli operatori di telemarketing dovranno consultare il registro per accertarsi che l’utente non abbia negato il consenso all’uso del suo numero di telefono, anche cellulare. Per effettuare il controllo del registro dovrà essere corrisposta una tariffa di accesso annuale da versare al Mise o in alternativa al gestore del Registro. Attualmente il Registro delle opposizioni è gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni.

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