HONG KONG

Telco vs Ott: 3 si allea con WhatsApp

Per arginare il forte aumento dell’utilizzo del servizio di messaggeria via Internet, che sta dando un duro colpo al mercato degli sms, 3 Hong Kong ha stipulato un accordo per offrire un pacchetto di servizi a 8 dollari che include tutte le funzionalità avanzate dell’applicazione

Pubblicato il 21 Set 2012

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Una flat per utilizzare WhatsApp, chi lo avrebbe mai pensato? E invece a Hong Kong, l’operatore 3 ha pensato di stipulare un vero e proprio accordo con WhatsApp. Pagando circa 8 dollari al mese al mese sarà possibile utilizzare a volontà tutte le funzionalità di WhatsApp, compresi l’invio di foto, video, musica e contatti, senza che questo intacchi minimamente il piano dati già in possesso degli utenti.

La parte più interessante dell’accordo consiste nel fatto che 3 Hong Kong permetterà anche agli utenti di avvalersi della flat di un vero e proprio WhatsApp Roaming Pass, grazie a cui sarà possibile usare il servizio in 78 diverse destinazioni in tutto il mondo, grazie ad accordi di roaming con 93 operatori telefonici, per un totale di 5MB, al costo di circa 48 dollari.

Si tratta di un’offerta a cui vale la pena prestare attenzione perché, se riuscirà davvero a dare ai clienti quello che vogliono e allo stesso tempo aiutare i carrier ad arginare il calo dei ricavi determinato dal boom dei servizi over the top, può rappresentare il futuro dei piani dati nella telefonia mobile.

Nonostante ci siano ancora molti utenti disposti a comprare una quantità di dati dai loro operatori per utilizzarli come meglio credono, per molti carrier questa prospettiva è un suicidio finanziario che ridurrebbe all’osso i profitti. Motivi per cui molte compagnie hanno tolto dalle loro offerte i piani illimitati per sperimentare i “family plans”. E per lo stesso motivo società come AT&T stanno pensando a come utilizzare le app più popolari, magari sviluppando una modalità per pagare gli sviluppatori di applicazioni in base a quanto consumano gli utenti.

I consumatori, dunque, vogliono le loro applicazioni, i carrier vogliono fare soldi e gli appmakers che gli utenti siano in grado di utilizzare le loro applicazioni. La decisione di WhatsApp risolve molti di questi problemi, offrendo al carrier un modo per monetizzare un applicazione over the top che minaccia i guadagni, agli utenti maggiore sicurezza ma anche rispetto della neutralità della rete, dato che non c’è bisogno di abbonarsi al piano tariffario per usare WhatsApp. Per la maggior parte dei clienti pagare 8 dollari al mese per accedere alla app in tutta sicurezza è un buona soluzione. Cosa che, però, molti operatori non sembrano disposti a comprendere.

Per anni i carrier hanno provato a stabilire i legami con le app più popolari : Verizon si è accordata con Skype, Telefonica sta sviluppando i suoi servizi Ott e diversi operatori hanno integrato Facebook nelle loro offerte. Ma bisogna anche capire “quali” applicazioni gli utenti desiderano e quali i carrier sono in grado di sostenere. Per esempio molti consumatori vorrebbero YouTube sul cellulare ma si tratta di una servizio che consuma molta banda: la soluzione allora sarebbe sviluppare un servizio più “leggero” per le piattaforme mobili. Con Whatsapp si è raggiunta un’intesa: è una app che gli utenti vogliono e che gli operatori si possono permettere di sostenere.

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