BOTTA E RISPOSTA

Telecom, Sawiris: “Caro Catricalà, sono pronto a investire”

Conferma l’interesse all’ingresso nel gruppo, “ma la cessione di Tim Brasil non sarebbe nel maggior interesse di Ti”. E sull’aumento di capitale: “Servono 3-4 miliardi per ridurre i debiti e consentire investimenti”. Smentita la presentazione di un’offerta per il gestore mobile sudamericano

Pubblicato il 30 Gen 2014

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“Sono molto incoraggiato dal messaggio di benvenuto”. E’ la reazione, affidata a un comunicato, di Naguib Sawiris alle parole di ieri di Antonio Catricalà, viceministro allo Sviluppo economico, che a proposito di un eventuale investimento del magnate egiziano in Telecom Italia aveva detto: “Ben vengano gli investitori, se ci mettono i soldi”.

Tra le condizioni poste però da Sawiris per un ingresso in Telecom ci sarebbe il mantenimento nel gruppo di Tim Brasil: “Credo fermamente – afferma Sawiris – che la cessione di Tim Brasil non sarebbe nel migliore interesse di Telecom Italia”.

Con il comunicato Sawiris inoltre definisce “totalmente false” le voci circolate negli ultimi tempi di un’offerta da 20 miliardi che avrebbe presentato per Tim Brasil, nonostante affermi di “rimanere interessato” all’operatore mobile brasiliano.
Nella nota Sawiris afferma di essere “davvero interessato a investire in Telecom Italia, nel caso in cui Telecom decidesse di non vendere Tim Brasil e di lanciare un aumento di capitale”. Il gruppo, secondo Sawiris, “ha ancora bisogno di 3-4 miliardi di euro per ridurre i suoi debiti e consentire possibili investimenti”.

Telecom intanto guadagna il 2,3% a Piazza affari, una delle migliori prestazioni del Ftse Mib, anche grazie al fatto che Goldman Sachs ha inserito il titolo nella “convinction buy list”: secondo gli analisti Telecom Italia potrebbe trarre benefici dall’eventuale consolidamento del settore telefonico in Italia e anche in Brasile: “Crediamo ancora – affermano da Goldman Sachs – che vendere la quota in Tim Brasil sarebbe la strada migliore per Telecom per abbassare il debito e investire a sufficienza per trasformare l’attività domestica e che il cda sarebbe favorevole a questa opzione, in caso ricevesse un’offerta favorevole”.

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