LA PROPOSTA FINDIM

Tim Brasil-Gvt, gli analisti: “Operazione industriale attraente”

Per Mediobanca Securities il deal proposto da Findim ha un senso perché “permetterebbe di creare un leader nel mercaro brasiliano e di ridurre il debito di Telecom Italia”

Pubblicato il 30 Mag 2014

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Si torna a parlare di fusione Tim Brasil con Gvt. Marco Fossati, numero uno di Findim in un’intervista a Class-Cnbc ha rilanciato la proposta di fusione tra la controllata di TI e la compagnia carioca in fibra di proprietà dei francesi di Vivendi. E anche Asati spinge per l’operazione.

Secondo gli analisti un deal di questo genere avrebbe senso. Gli esperti di Mediobanca Securities giudicano attraente, da un punto di vista industriale, la possibile fusione in quanto permetterebbe di creare un leader nel mercato telefonico brasiliano. Dall’altro lato la potenziale cessione di Tim Brasil sarebbe un modo rapido per ridurre il debito dell’azienda italiana. Gli analisti, in ogni caso, continuano a vedere la possibile concentrazione del mercato in America Latina come un’opzione fattibile.

Da segnalare, infine, che oggi Ubs ha alzato il target price di Telecom a 0,55 euro da 0,34 euro, confermando però a sell la raccomandazione. Tale incremento riflette maggiori margini di lungo termine attesi per le attività domestiche visto che l’Ebitda margin è stimato in salita al 47,6% (al 2025) rispetto al 46,5% del medio termine (2020), il minore premio al rischio per l’Italia e la maggior valutazione di Tim Brasil.

Titolo confermato fuori dalla Key Call List. Gli analisti credono che potenziali scenari M&A possano fungere da supporto al prezzo del titolo nel breve termine, ma allo stesso tempo pongono l’accento sui deboli fondamentali e sui problemi strutturali che stanno minacciando il business del Fisso in Italia.

Anche i sindacati considerano l’operazione Tim Brasil-Gvt un volano per il business di Telecom. Per Michele Azzola, segretario nazionale Slcl Cgil, si tratta di un’operazione di gran buon senso”.

“L’operazione – spiega il sindacalista al Corriere delle Comunicazioni – avrebbe il duplice vantaggio di creare una realtà solida in grado di competere in Brasile nel lungo periodo e allo stesso tempo far trovare pronta Telecom Italia quando inizierà il processo di consolidamento in Europa, dato che sarà già rodata un’alleanza italo-francese (Gvt è di proprietà del gruppo francese Vivendi ndr).

Salvo Ugliarolo, segretario nazionale Uilcom, reputa “l’operazione interessante” a patto che “vada a rafforzare le capacità di investimento di Telecom Italia in Brasile, un mercato che è cresciuto a ritmi vertiginosi ma che ora sta rallentando e sul quale serve dirottare notevoli risorse”.

Per Giorgio Serao, segretario nazionale Fistel, “ogni operazione industriale che rafforza la strategicità internazionale di Telecom va vista di buon occhio”. Per la Fistel “Tim Brasil è un asset strategico che va rafforzato per aumentare anche la capacità di TI di generare ricavi”.

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