L'OPERAZIONE

Tim Brasil, nella gara per Oi spunta un nuovo pretendente

Firmato un accordo in esclusiva con Highline per la procedura “stalking horse” inserita nelle condizioni per l’offerta

Pubblicato il 23 Lug 2020

Patrizia Licata

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Si accende la gara per l’acquisizione dell’operatore brasiliano Oi, su cui Tim Brasil ha messo gli occhi. C’è però anche un’altra cordata che si è  fatta avanti, capeggiata da Highline do Brasil, con cui Oi ha siglato un accordo di esclusiva.

Highline, sviluppatore indipendente di soluzioni infrastrutturali per l’industria delle telecomunicazioni, ha presentato la migliore offerta vincolante per l’acquisizione delle attività nella telefonia mobile, in quanto la proposta era superiore al prezzo minimo fissato, ha reso noto Oi. L’operatore non ha fornito altri dettagli, ma la cifra che Oi cerca si aggira sui 2,5 miliardi di dollari. L’accordo di esclusiva è valido fino al 3 agosto ma potrebbe essere esteso.

Gli offerenti nella procedura “stalking horse”

L’accordo con Highline dovrebbe assicurare trattative veloci e sicure per la gara con cui Oi ha messo in vendita le sue attività mobili. Una volta completate le trattative, Highline avrà i requisiti per entrare nella procedura cosiddetta “stalking horse” (“primi offerenti”) e competere con altre offerte anche più alte che Oi potrebbe ricevere per i suoi asset. E tra gli offerenti c’è Tim Brasil, in consorzio con due altri operatori mobili, Vivo e Telefônica Brasil Claro.

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L’offerta di Tim Brasil è soggetta ad alcune condizioni, tra cui proprio quella che agli offerenti sia riconosciuta la qualità di “stalking horse” “con attribuzione del diritto di pareggiare eventuali altre offerte che dovessero essere presentate nel corso del processo di vendita delle attività mobili del Gruppo Oi”, come si legge in una nota dell’azienda.

“L’operazione – puntualizza Tim – se si dovesse concludere con successo, porterà benefici agli azionisti e ai clienti grazie all’ulteriore crescita prevista, alle sinergie attese e al miglioramento della qualità del servizio”. “Si prevede che l’iniziativa contribuirà allo sviluppo e alla competitività del settore delle telecomunicazioni in Brasile – conclude la nota – Tim continuerà a seguire attentamente l’evolversi della situazione e informerà il mercato in conformità con la disciplina applicabile”.

Quanto vale l’operazione

Oi, che nel giugno 2016 aveva presentato domanda di protezione fallimentare per 19 miliardi di dollari, la più grande mai avvenuta in Brasile, è il quarto operatore del mercato telefonico del Paese. Nel primo trimestre dell’anno ha registrato ricavi netti in calo del 7% rispetto al primo trimestre 2019 e anche il margine operativo lordo è in frenata. il valore dell’operazione si aggira intorno ai 2,5 miliardi (cifra chiesta da Oi). Tim cercava una quota intorno al 50-60% equivalente a un impegno superiore al miliardo.

Highline in cordata con Algar Telecom?

Oi aveva in precedenza confermato che Highline aveva presentato un’offerta per le sue torri mobili. Highline è controllata dalla società di private equity Digital Colony, che, secondo i media brasiliani, potrebbe essersi unita in consorzio con l’operatore Algar Telecom per questo tentativo di takeover delle attività mobili di Oi. Dopo l’eventuale acquisizione, Highline potrebbe tenere l’infrastruttura passive e vendere i clienti e i servizi mobile ad Algar.

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