Tim fa marcia indietro sul cda straordinario che era stato convocato domani per rispondere alle ennesime accuse di Vivendi. Tutto è rimandato a dopo l’assemblea del 29 marzo.
“L’auspicio è che l’assemblea (di venerdi, ndr) possa costituire lo spartiacque per una nuova fase della vita del Consiglio, dove si riaffermino collegialità e rispetto, nonché fiducia e supporto al management, nel superiore interesse della nostra Tim”, ha spiegato il presidente Fulvio Conti, nella lettera inviata ai consiglieri e ai sindaci nella lettera in cui ieri ha comunicato il rinvio del board. Questo non significa che i conflitti in cda siano risolti o le accuse dimenticate. Conti infatti ribadisce che sarà sua cura “valutare, sentiti l’amministratore delegato e gli uffici preposti, l’eventuale necessità e le relative modalità di possibili iniziative, riservandomi di condividere con voi le riflessioni e le attività svolte, dandovene tempestiva informativa”.
In particolare Vivendi – secondo il Sole 24 Ore – accusa la maggioranza Elliott di non aver rappresentato fedelmente a mercato e autorità le decisioni prese in cda. Accuse così gravi da aver dunque spinto Conti a decidere di rinviare il chiarimento a nuova riunione da convocarsi dopo l’assise. L’intento è quello di consentire uno svolgimento più sereno dei lavori assembleari.
Il quotidiano specifica comunque che “in assemblea si prospetta comunque una debacle per il tentativo di Vivendi di rimontare alla maggioranza del board, seppure con una composizione dominata da indipendenti”.
Intanto è previsto il pienone per l’assembleadel 29 marzo. Per l’assise dei soci ci si attende un’affluenza compresa tra il 55% e il 60% del capitale. Lo scenario sarebbe più che plausibile, se si considera che, da soli, i primi tre azionisti hanno una partecipazione cumulata superiore al 43%.
In vista dell’assemblea, il ministro Di Maio è tornato a parlare della newco Tim-Open Fiber. “Quella di Telecom è un’operazione di mercato: noi abbiamo creato le condizioni normative – ha detto un’intervista a Class Cnbc – Saranno decisioni di mercato, noi guarderemo in maniera laica come stato”. Di Maio ha evidenziato che nella sua veste di ministro dello sviluppo economico farà attenzione agli effetti sui livelli dell’occupazione.