Il Ministero dell’economia ha presentato a Tim un’offerta per rilevare il 100% di Sparkle. E la telco guidata da Pietro Labriola avrà 15 giorni di tempo per decidere – il dossier sarà sul tavolo del cda del 7 febbraio.
L’offerta del ministero guidato da Giancarlo Giorgetti è arrivata lo stesso giorno della scadenza della deadline (31 gennaio) fissata per concedere a Optics Bidco, società controllata da Kkr, per completare le attività di due diligence e formulare un’offerta finale dopo quella già rifiutata dal cda di Tim. Ma Kkr ha deciso di non rilanciare su Sparkle perché comunque sulla società – già “scorporata” da Netco nell’ambito del perimetro dell’operazione di acquisizione da parte di Kkr – il Governo aveva manifestato interesse già a luglio. In sostanza il Ministero dell’Economia ha deciso di andare avanti su Sparkle e dunque per Kkr non avrebbe avuto alcun senso presentare un’offerta.
Quanto vale l’offerta del Mef
Secondo indiscrezioni di stampa l’offerta sarebbe attorno ai 625 milioni migliorabile da un earn out per 125 milioni, quindi 750 milioni circa. Una valutazione “compromesso” rispetto alla valutazione iniziale fatta da Tim di circa 1 miliardo. Nella nota Tim puntualizza che “nella stessa (offerta ndr.), si fa riferimento altresì all’eventualità di negoziare una diversa opzione, con possibili adeguamenti delle condizioni contrattuali, nel caso Tim mantenesse una quota minoritaria per un determinato arco temporale e supportasse la realizzazione del piano strategico”.
Le tappe della vicenda
Era il 5 dicembre quando Tim comunicava che Optics Bidco (Kkr) “nel confermare il proprio interesse alla prosecuzione delle negoziazioni per l’acquisto di Sparkle”, chiedeva “di poter approfondire fino alla fine di gennaio 2024 le attività di due diligence, in modo da poter disporre di tutte le informazioni necessarie per formulare un’offerta finale”, si legge nella nota diffusa da Tim. Richiesta deliberata all’unanimità dal cda di Tim del 14 dicembre. Kkr nel frattempo ha dunque deciso di non presentare una nuova offerta considerato l’interesse da parte del ministero.