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Tv locali, 300mila spot contro il Governo

Al via la campagna firmata Aeranti-Corallo che protesta per le scelte “che penalizzano il comparto televisivo locale”. A rischio 144 imprese. “Il governo decida se vuole ancora le emittenti locali”

Pubblicato il 02 Dic 2014

m.s.

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Trecentomila spot di protesta contro le decisioni del governo in onda da domani sulle Tv locali associate ad Aeranti-Corallo. L’associazione si schiera per protestare contro “le inaccettabili recenti scelte governative che penalizzano fortemente il comparto televisivo locale”.

Con l’iniziativa – annuncia Aeranti-Corallo – si intende portare a conoscenza dell’opinione pubblica che 144 imprese televisive locali dovranno a breve dismettere le relative frequenze di trasmissione, con ogni evidente ripercussione sul piano occupazionale, in relazione ad asserite problematiche interferenziali con i paesi esteri confinanti, nonostante che tali frequenze siano state assegnate dallo Stato alle imprese, negli anni 2011 – 2012, per la durata di venti anni, a seguito di specifiche gare.

Lo spot evidenzia inoltre altre criticità che riguardano il settore, quali la recente definizione, da parte dell’Agcom, di criteri per la determinazione dei canoni dovuti per lo svolgimento delle attività di operatore di rete televisivo, che comportano un enorme aumento degli importi dovuti dalle tv locali e quali il recente emendamento proposto dal Governo nella legge di stabilità 2015, che rimette, ancora una volta, in discussione, le numerazioni del telecomando. Lo spot termina con la richiesta: “Il Governo deve decidere se vuole ancora le tv locali”.

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