RISULTATI

Vimpelcom: troppe regole e concorrenza, crescita in frenata

Pressione regolatoria in Africa e Asia, tariffe di terminazione mobile ridotte e concorrenza serrata in Italia: il ceo Jo Lunder traccia il quadro in cui si colloca una trimestrale deludente. Forse a gennaio il carrier russo dovrà rivedere le stime di crescita

Pubblicato il 06 Nov 2013

Patrizia Licata

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Frena la crescita del fatturato per Vimpelcom: colpa della concorrenza sempre più serrata nei Paesi europei e di normative sempre più severe, sui mercati emergenti come su quello italiano, come sottolineato dallo stesso Chief executive di Vimpelcom Jo Lunder all’agenzia di stampa Reuters.

In particolare, il terzo maggiore carrier russo lamenta le pressioni regolatorie in Africa e in Asia e la riduzione delle tariffe di terminazione mobile in Italia, quelle che la sua divisione Wind può far pagare ai concorrenti per l’uso della sua rete. Così le revenues risultano in flessione dell’1% nel terzo trimestre, a 5,7 miliardi di dollari.

Il mercato principale di Vimpelcom resta la Russia, ma il carrier è attivo anche su molti altri mercati, sia emergenti (in Africa e in Asia) sia europei, e in Italia, come noto, possiede Wind. L’espansione è stata perseguita con convinzione ma non è a costo zero: il gruppo ha oltre 20 miliardi di dollari di debito.

“Vediamo aumentare la pressione dei governi e soffriamo le conseguenze di normative più severe. Alcuni mercati rallentano e al momento la crescita viaggia a tassi inferiori a quelli che ci eravamo posti come target per i prossimi tre anni”, ha indicato Lunder. Vimpelcom fornirà una nuova guidance sugli obiettivi di crescita a gennaio 2014; finora puntava su un tasso intorno al 5% ma potrebbe rivederlo al ribasso.

Le nuove pressioni regolatorie cui Lunder si riferisce includono l’aumento delle tariffe dell’elettricità in Pakistan e le norme più severe sulle chiamate voce su Internet in Bangladesh. Intanto in Italia la concorrenza sui prezzi si fa più intensa: Wind deve vedersela a colpi di tariffe con Telecom Italia, Vodafone e 3.

Quanto alle strategie per i prossimi mesi, Lunder, consapevole del fatto che Vimpelcom resta indietro alle rivali Mts e Megafon in Russia, ha indicato che la sua azienda continua a cercare opportunità di consolidamento, ma non è una priorità espandersi ulteriormente in Europa. “La priorità di Vimpelcom adesso è concentrarsi sui mercati in cui è già presente, per migliorare ulteriormente i risultati economici, ridurre l’indebitamento e mantenere gli impegni sul pagamento dei dividendi”, ha affermato il Ceo.

Vimpelcom ha registrato nel terzo trimestre un utile netto di 255 milioni di dollari, in calo del 53% rispetto a un anno fa. L’Ebitda è sceso del 2% a 2,5 miliardi e il margine Ebitda è sceso al 43,5% dal precedente 44%.

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