LO SCENARIO

Vodafone alla prova del rafforzamento in Italia

L’operatore potrebbe puntare a rafforzarsi sulla rete fissa. Nel mirino Fastweb e Infostrada, su cui pende però l’ipotesi della fusione con H3G. Tra i rumor anche un focus su Telecom Italia. Ma il viceministro allo Sviluppo Catricalà: “Finora nessuna proposta concreta”

Pubblicato il 04 Dic 2013

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Vodafone potrebbe essere pronta a giocare un ruolo di primo piano nel processo di consolidamento del mercato delle Tlc, ai nastri di partenza in Italia. E per questo sarebbe disposta a mettere sul tavolo una parte dei 130 miliardi di dollari incassati con la cessione di Verizon wireless a Verizon.

A prospettare questo scenario è un’analisi di Andrea Biondi sul Sole24Ore, che prende in considerazione le possibili alternative di fronte a Vodafone, tutte mirate al fronte infrastrutturale e sulla telefonia fissa. A partire da un interessamento per Fastweb, dove però si vocifera che non si sia arrivati a un accordo sulla valutazione, e dove in ogni caso Swisscom ha sempre negato che l’azienda sia in vendita.

Ma Vodafone, si legge sul Sole, potrebbe avere mire anche su Infostrada, dove però per il momento troverebbe sul proprio cammino l’ostacolo della tanto vociferata fusione tra Wind e H3G. Così il terzo scenario possibile per Vodafone sarebbe rivolgere le proprie attenzioni a Telecom Italia, soprattutto se l’affare Telefonica non dovesse andare in porto. L’operazione comporterebbe la necessità di cedere Tim (i due operatori insieme rappresenterebbero infatti più del 65% del mercato italiano), e che potrebbero essere utili anche per ridurre l’indebitamento dell’azienda. Rilevare Telecom per Vodafone – conclude l’analisi del Sole24ore – significherebbe anche ritagliarsi un ruolo da protagonista sul mercato brasiliano.

Ipotesi su cui però getta acqua il Governo: “Finora non mi sembra ci siano state proposte concrete di ingresso in Telecom Italia da parte di altri concorrenti” ha detto il viceministro dello sviluppo economico, Antonio Catricalà, parlando della possibilita’ di un ingresso nel capitale di Telecom italia da parte di Vodafone o da parte di altri operatori. In ogni caso, in merito ad altre operazioni di consolidamento del mercato delle Tlc: “Se da quattro operatori si passa a tre, mantenendo i virtuali, non ci sarebbe alcun danno per il mercato, anzi”.

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