Il settore delle telecomunicazioni subacquee si conferma strategico per il futuro dell’economia digitale e della sicurezza globale. In questo scenario, WSense, scale-up italiana attiva nello sviluppo di sistemi wireless subacquei, segna una nuova tappa decisiva nel proprio percorso di crescita con la chiusura di un round pre-serie B da 10 milioni di euro.
L’ingresso nel capitale di Indico Capital Partners, fondo europeo specializzato in deep tech e blue economy, e di Simest, società del gruppo CDP, rappresenta un riconoscimento concreto dell’affidabilità tecnologica e della visione industriale dell’azienda romana. Con questa operazione, WSense porta il funding complessivo a oltre 25 milioni di euro, consolidando la sua posizione tra le principali realtà internazionali dell’“ocean tech”.
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Tecnologia italiana per l’Internet of Underwater Things
Fondata e guidata da Chiara Petrioli, professoressa di ingegneria informatica alla Sapienza di Roma, WSense ha sviluppato una tecnologia che abilita l’Internet delle Cose sottomarino (IoUT), traducendo nel mondo marino ciò che il Wi-Fi ha rappresentato per le connessioni terrestri.
Le soluzioni brevettate di WSense garantiscono l’interoperabilità delle reti wireless adattive tra sensori subacquei e veicoli autonomi multi-vendor, con affidabilità e scalabilità senza precedenti. In pratica, la società rende possibile la trasmissione di dati oceanici in tempo reale, a costi contenuti e in totale sicurezza.
Questo approccio rivoluziona la conoscenza degli ecosistemi marini e abilita nuove applicazioni strategiche: dal monitoraggio ambientale alla protezione delle infrastrutture critiche, fino alla gestione delle reti robotiche autonome per la transizione energetica. «L’ingresso di nuovi investitori – ha dichiarato Petrioli – rappresenta un forte riconoscimento del valore della nostra tecnologia e ci permetterà di accelerare ulteriormente lo sviluppo delle nostre soluzioni per la salvaguardia degli oceani»
Investitori globali per un’eccellenza deep tech italiana
Per Indico Capital Partners, che dal 2019 ha investito oltre 120 milioni di euro in 53 aziende tecnologiche europee, WSense incarna perfettamente le potenzialità dell’innovazione italiana in ambito deep tech e marittimo. «È un’azienda con una chiara traiettoria di crescita e un modello dual-use, capace di applicazioni civili e militari – ha spiegato Stephan de Moraes, Managing General Partner di Indico –. Siamo lieti di sostenerne la crescita e di collaborare da vicino con il suo team».
Anche Simest sottolinea l’importanza strategica dell’operazione. «WSense è un esempio di eccellenza nella blue economy e nella deep tech – ha commentato Vera Veri, Direttrice Investimenti Partecipativi –. Il nostro ingresso nel capitale è in linea con la strategia della Farnesina e del gruppo CDP per la promozione internazionale delle imprese italiane innovative».
Il dominio subacqueo, nuova frontiera delle tlc
L’interesse crescente per le comunicazioni sottomarine non è casuale. Oggi oltre il 98% delle telecomunicazioni digitali mondiali – incluse transazioni finanziarie e commerciali – passa attraverso 552 cavi sottomarini che si estendono per 1,4 milioni di chilometri. Un’infrastruttura invisibile ma vitale per l’economia globale.
Il mercato delle soluzioni subacquee è destinato a valere 400 miliardi di euro entro il 2030, con la sola componente innovativa che potrebbe superare i 30 miliardi. All’interno di questo scenario, WSense punta a una fetta significativa del segmento delle comunicazioni subacquee, stimato in 10 miliardi di euro, forte del vantaggio competitivo della propria tecnologia “subsea Wi-Fi”.
L’Italia guida la blue economy con un cuore tecnologico
Attiva dal 2017, WSense può contare su oltre 80 tra ingegneri e ricercatori distribuiti tra Italia, Norvegia, Regno Unito, Francia ed Emirati Arabi. La sua missione è “dare voce all’oceano”, abilitando la raccolta di dati subacquei ad alta densità e in tempo reale, nel pieno rispetto degli ecosistemi marini.
Tra i suoi clienti figurano Ministero della Difesa, Marina Militare, Ispra, Ingv, Terna, AkerBP, A2A ed Eni, oltre a partnership con Leonardo, Saipem, Fincantieri e Alcatel Submarine Networks. Un ecosistema industriale che posiziona WSense come attore chiave nel connubio tra innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, contribuendo alla transizione verso una “blue economy” rigenerativa e responsabile.
La sfida del futuro passa dalle onde
Il mare rappresenta l’ultima grande frontiera della connettività globale. In un mondo in cui la sicurezza dei dati e la sostenibilità ambientale sono temi centrali, WSense dimostra che l’Italia può essere protagonista anche in settori di altissima tecnologia.
La fusione tra telecomunicazioni, ricerca e tutela dell’ambiente sta dando vita a un nuovo paradigma industriale, dove l’innovazione non solo genera valore economico, ma contribuisce alla salvaguardia del pianeta. E in questa rivoluzione silenziosa, che parte dalle profondità oceaniche, WSense si candida a essere il punto di riferimento mondiale delle tlc subacquee.