Xiaomi è la startup più ricca del mondo. Dopo l’ultimo round di finanziamenti per 1,1 miliardi di dollari, la cinese Xiaomi è diventata la startup tecnologica di maggiore valore al mondo: 46 miliardi di dollari, compresi i nuovi capitali. Come riporta il Wall Street Journal il produttore di smartphone low-cost ha superato tutte le rivali sostenute da venture capital, compresa Uber Technologies, ferma a 41 miliardi, e dovra’ dimostrare di essere all’altezza delle aspettative degli investitori.
In passato solo Facebook aveva fatto meglio: nel 2011 la società fondata da Mark Zuckerberg aveva raccolto investimenti privati, compresi quelli di Goldman Sachs, che all’epoca ne avevano fatto salire la valutazione a 50 miliardi. Xiaomi, fondata da Lei Jun, si è affermata in soli quattro anni sul
mercato cinese degli smartphone, il maggiore al mondo con oltre 500 milioni di utenti. “Questo round di finanziamenti conferma quanto Xiaomi ha ottenuto in oltre quattro anni di attivita’ ed e’ il preludio di una nuova fase di sviluppo”, ha detto Lei Jun.
La notizia giunge poche settimane dopo che Xiaomi ha superato Samsung per vendite sul mercato cinese. Da aprile a fine giugno, infatti, l’azienda cinese ha superato la rivale sudcoreana nella vendita di smartphone in Cina, e non intende fermarsi: già da adesso, infatti, l’azienda sta cercando di espandersi in altri mercati: Indonesia, Messico, Russia, Thailandia e Turchia.
I dati diffusi dagli analisti di Canalys sono eloquenti: con poco meno di 15 milioni di smartphone venduti, Xiaomi – che dalla sua parte ha un listino prezzi altamente competitivo – ha conquistato il 14% del mercato cinese, mentre Samsung con 13,23 milioni si è attestata al 12% (in terza posizione troviamo Lenovo). Nel primo trimestre Samsung era al 18.3%, mentre Xiaomi al 10.7%.