IL CASO

Deliveroo si ritira dalla Germania: stop alle consegne dal 16 agosto

La società di food delivery scrive ai propri utenti tedeschi: “Lì dove non possiamo raggiungere il livello che ci aspettiamo e che meritate, non operiamo”. Alla base della scelta potrebbero esserci le critiche ricevute sul trattamento dei riders. Ma non è escluso un ritorno in futuro

Pubblicato il 12 Ago 2019

A. S.

deliveroo

Deliveroo fa un passo indietro dalla Germania, e lo annuncia con una e-mail ai propri clienti, in cui specifica che non si effettueranno più consegne nel Paese a partire dal 16 agosto.

La società che si occupa di consegne di cibo a domicilio, che ha il proprio quartier generale a Londra, motiva la scelta dicendo che preferisce per il momento concentrare la propria attività su altri mercati, pur non escludendo per il futuro un eventuale rientro anche in Germania.

Nell’e-mail l’azienda sottolinea di voler perseguire l’obiettivo di “creare il miglior servizio di consegna a domicilio di cibi del mondo”, offrendo “a clienti, autisti e ristoranti un servizio eccezionale”.

“Lì dove non possiamo raggiungere il livello che noi ci aspettiamo e che voi meritate, non operiamo”, conclude Deliveroo, senza voler aggiungere nulla sulle cause specifiche che hanno portato alla decisione, su cui poterebbero aver influito le critiche da cui la società è stata bersagliata per il trattamento riservato agli autisti e ai riders.

Gli investimenti in Italia

Soltanto pochi giorni fa Deliveroo aveva annunciato una campagna di investimenti in Italia: nei prossimi 12 mesi, infatti, ha destinato alle attività nel nostro Paese 25 milioni di euro, che serviranno a sostenere l’espansione in nuove città anche attraverso campagne pubblicitarie e promozioni per i consumatori. “Dall’inizio del 2019 abbiamo intrapreso un piano ambizioso investendo nell’espansione geografica dei nostri servizi – afferma Matteo Sarzana, general manager di Deliveroo Italia Oggi siamo già presenti in 89 città, dal Nord al Sud dell’Italia, ed entro la fine dell’anno i nostri servizi saranno disponibili in oltre 150 città. La fiducia della nostra capogruppo è una motivazione importante per fare sempre di più. Anche le località turistiche ci stanno dando grande soddisfazione e questa nuova tendenza al consumo del cibo già caratterizza l’estate 2019”.

Le leggi

Intanto in uno degli ultimi consigli dei ministri prima della crisi di Governo è stato approvato il decreto legge che introduce disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali. Il testo mira, in particolare, a garantire la tutela economica e normativa di alcune categorie di lavoratori particolarmente deboli, come riders, lavoratori con disabilità, lavoratori socialmente utili (Lsu) e di pubblica utilità (Lpu), precari. Contiene, inoltre, disposizioni per supportare la fase attuativa del reddito di cittadinanza, rimessa all’Inps, e per la disciplina delle assunzioni in Anpal servizi. Il decreto andrà in Gazzetta il 28 agosto.

Il decreto prevede nello specifico l’assicurazione Inail obbligatoria contro infortuni e malattie per chi porta i pasti a domicilio o fa consegne in città e su due ruote, e prende gli ordini attraverso app e piattaforme digitali, con l’impresa titolare della piattaforma che è tenuta a compiere tutti gli adempimenti chiesti al datore di lavoro. Introduce inoltre un mix di cottimo e paga oraria, con i riders che possono essere retribuiti in base alle consegne effettuate, purché in misura non prevalente, mentre la retribuzione base oraria sarà riconosciuta a patto che, per ogni ora lavorata, il lavoratore accetti almeno una chiamata. Infine il monitoraggio, con l’istituzione presso il ministero del Lavoro di un Osservatorio per il monitoraggio e la valutazione delle nuove norme.

Il food delivery

Il settore del food delivery in forte crescita e il numero di lavoratori lo è di conseguenza. Secondo uno studio di Capital Economics la sola l’attività di Deliveroo ha un impatto di 86 milioni di euro sull’economia italiana, con un contributo alla crescita economica, in termini di Pil, di 38 milioni di euro ed un gettito fiscale superiore ai 4,5 milioni di euro. La piattaforma ha creato 1.700 posti di lavoro in Italia, che si aggiungono ai 150 dipendenti, ai 7.500 rider a cui l’azienda offre opportunità di collaborazione ben retribuite e flessibili.

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