LA RIUNIONE

Cybersecurity, Meloni riunisce il Comitato interministeriale: con le guerre crescono gli attacchi

Nella riunione precisate le misure di salvaguardia digitali necessarie per assicurare la migliore protezione delle infrastrutture critiche ed essenziali dell’Italia. Fondazione Crt lancia il progetto per proteggere il Terzo Settore

Pubblicato il 29 Nov 2023

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L’attuale stato nazionale di sicurezza cibernetica, alla luce della delicata situazione geopolitica internazionale relativa ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente: questo il tema affrontato nel corso della riunione del Comitato Interministeriale per la Cybersicurezza (Cic), presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, alla presenza del sottosegretario Alfredo Mantovano, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica (Assm) e delle amministrazioni di governo centrale con competenze in ambito cyber. In particolare, l’incontro ha focalizzato l’attenzione sull’incremento degli attacchi informatici e dell’attivismo hacker, indirizzato anche verso siti istituzionali, registrato a seguito dei conflitti.

Messe a fuoco le misure di salvaguardia digitali necessarie

Nel corso della riunione dell’organismo, la cui composizione e i relativi compiti sono definiti dal decreto-legge istitutivo dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn), sono state messe a fuoco e precisate le misure di salvaguardia digitali necessarie per assicurare la migliore protezione nell’attuale contesto delle infrastrutture critiche ed essenziali dell’Italia.
Ai lavori del Cic hanno partecipato, su invito della premier, anche il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo, e il direttore del Dipartimento Informazioni per la Sicurezza, Elisabetta Belloni.

Progetto Crt per tutelare il terzo settore dai cyber attacchi

Intanto emerge che, nella prima metà del 2023, l’Italia ha subito il 9,6% dei crimini informatici mondiali. Gli attacchi sono aumentati del 40% rispetto al 2022: una percentuale quasi quattro volte superiore a quella globale (11%). Negli ultimi 5 anni, la crescita italiana è stata addirittura del 300%, a fronte del 61,5% a livello mondiale La stragrande maggioranza è il risultato di errori umani, con una percentuale che va dal 74% al 95%. Sono i  dati Clusit (Associazione italiana per la sicurezza informatica) ricordati in occasione della presentazione del progetto-pilota “Sos! Cyber Security”, ideato e realizzato dalla Fondazione Crt per aiutare il terzo settore a prevenire gli attacchi sempre più diffusi dei criminali informatici.

Il progetto è stato presentato alle Ogr, dove i primi 300 enti non profit inizieranno la formazione con esperti in cyber sicurezza, cyber avvocati e vertici della polizia postale del Piemonte e Valle D’Aosta impegnati nel Centro operativo sicurezza cibernetica. È la prima volta in Italia che una fondazione di origine bancaria offre gratuitamente al non profit competenze e tecnologie all’avanguardia contro i cyber attacchi.

Un “impegno corale” per la protezione di realtà pubbliche e private

“La Fondazione Crt intraprende una nuovissima sfida insieme alla polizia postale e in collaborazione con l’ecosistema dell’innovazione del territorio: promuovere la cultura della cybersicurezza nel terzo settore, per renderlo più consapevole e resiliente contro il rischio di attacchi informatici”, spiega Andrea Varese, segretario generale della Fondazione Crt.

“L’impegno vuole essere corale, con una gestione proattiva dei rischi, una maggiore consapevolezza e nuove strategie e risorse a protezione di ogni realtà, da quella aziendale a quella privata”, afferma Manuela De Giorgi, dirigente del Centro operativo sicurezza cibernetica per il Piemonte e Valle d’Aosta. 

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