L'OPERAZIONE

Adobe, salta il deal da 20 miliardi per acquisire Figma

Accordo per la recessione dall’intesa firmata a settembre 2022. “Non esiste un percorso chiaro per ricevere le necessarie approvazioni normative da parte della Commissione Europea e dell’Autorità britannica per la concorrenza dei mercati”, spiegano le aziende

Pubblicato il 18 Dic 2023

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Salta il deal da 20 miliardi tra Adobe e Figma. Il colosso del software quotato al Nasdaq e il fornitore di uno strumento collaborativo basato sul web per la progettazione interattiva di prodotti e di uno strumento di whiteboarding, hanno stipulato un’intesa per recedere dall’accordo di fusione annunciato a settembre 2022, in base al quale Adobe avrebbe acquisito Figma per un mix di contanti e azioni fino a 20 miliardi di dollari.

Le motivazioni

Le società hanno spiegato che “non esiste un percorso chiaro per ricevere le necessarie approvazioni normative da parte della Commissione Europea e dell’Autorità britannica per la concorrenza dei mercati”.

“Adobe e Figma sono fortemente in disaccordo con i recenti risultati normativi, ma riteniamo che sia nel nostro rispettivo interesse andare avanti in modo indipendente – ha spiegato Shantanu Narayen, ceo di Adobe – Sebbene Adobe e Figma condividessero la visione di ridefinire congiuntamente il futuro della creatività e della produttività, continuiamo a essere ben posizionati per sfruttare la nostra enorme opportunità di mercato e la nostra missione di cambiare il mondo attraverso esperienze digitali personalizzate”

Le società hanno firmato un accordo di risoluzione che risolve tutte le questioni in sospeso relative alla transazione, incluso il pagamento da parte di Adobe a Figma della commissione di risoluzione precedentemente concordata da 1 miliardo di dollari.

L’indagine della Ue

Ad agosto l’Antitrust europeo ha avviato un’indagine approfondita per valutare, ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni, la proposta di acquisizione di Figma da parte di Adobe per 20 miliardi di dollari. “La Commissione”, si legge in una nota, “teme che la transazione possa ridurre la concorrenza nei mercati globali della fornitura di software per la progettazione interattiva di prodotti e di strumenti per la creazione di risorse digitali”.

Secondo Bruxelles l’operazione potrebbe avrebbe puto consentire ad Adobe di restringere la concorrenza sui mercati mondiali della fornitura di strumenti interattivi per la progettazione di prodotti. Le motivazioni a supporto della tesi tenevano conto del fatto che Figma è il chiaro leader di mercato e Adobe uno dei suoi maggiori concorrenti.

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