IL PROGETTO

Covid, si “accende” la piattaforma Green Pass. Italia pronta a connettersi

Attivo il portale europeo per la certificazione digitale. 7 finora gli Stati membri già in grado di emettere le prime attestazioni. Ma si dovrà attendere il primo luglio per l’entrata a regime di tutti i Paesi

Pubblicato il 01 Giu 2021

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Calcio d’inizio per il gateway del Green Pass europeo, il sistema tecnico che permette la validazione in sicurezza dei certificati Covid digitali. Lo annuncia la Commissione europea: “Ad oggi sono 10 gli Stati membri già connessi di cui sette hanno già iniziato a distribuire i certificati ai cittadini e gli altri si aggiungeranno – ha precisato – E’ un grande successo e siamo fiduciosi che il sistema sarà operativo il primo luglio“.

Regolamento in vigore dal primo luglio

Il regolamento per l’adozione del Green Pass in tutta l’Unione entrerà in vigore dal 1 luglio. L’esecutivo comunitario riferisce che dal 10 maggio a oggi sono 22 i Paesi che hanno già testato con successo il gateway. Di questi, dieci sono già connessi su base volontaria al sistema e sette – Bulgaria, Cechia, Danimarca, Germania, Grecia, Croazia e Polonia – hanno già iniziato a distribuire i certificati ai cittadini.

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Il certificato sarà gratuito, sicuro e accessibile a tutti. Disponibile in formato digitale o su carta, sarà la prova che una persona è stata vaccinata contro il Covid 19, è risultata negativa o è guarita da un’infezione.

Come funziona il Green Pass

Dopo l’accordo politico tra il Parlamento europeo e il Consiglio sul regolamento che disciplina il certificato la spina dorsale tecnica dei sistemi dell’Ue entra in funzione. Istituito in soli due mesi, il gateway Ue prevede la verifica delle caratteristiche di sicurezza contenute nei codici Qr di tutti i certificati. Questo permetterà ai cittadini e alle autorità di essere sicuri che i certificati siano autentici.

Durante questo processo, nessun dato personale viene scambiato o conservato. Il go-live del gateway completa il lavoro preparatorio a livello Ue.

Finora la maggior parte dei Paesi europei ha deciso di lanciare il certificato digitale quando tutte le funzioni saranno realizzate a livello nazionale. Pertanto, altri Paesi si uniranno nei prossimi giorni e settimane.

Gli accordi sugli standard IT

A mese dalla proposta della Commissione europea per un certificato verde digitale, i rappresentanti degli Stati membri dell’Ue nell’eHealth Network (rete che raccoglie i 27 Stati membri e la Norvegia come osservatore), hanno concordato in aprile sulle linee guida che descrivono le principali specifiche tecniche per l’attuazione del sistema che realizzerà il Green Digital Certificate, o Green Pass.

Parallelamente, gli Stati membri sono stati incoraggiati a mettere in atto soluzioni tecniche necessarie a livello nazionale, in modo da garantire l’introduzione dei certificati verdi digitali in tutta l’Ue entro giugno 2021.

Le linee guida descrivono anche le implementazioni di riferimento per il software per l’emissione di Certificati verdi digitali, un’app di riferimento per verificare i certificati e un modello per un’app portafoglio per i cittadini, per archiviare i dati. Anche se spetterà agli Stati membri istituire questi sistemi a livello nazionale, le implementazioni di riferimento contribuiranno ad accelerarne la diffusione, poiché gli Stati membri potranno basarsi su di essi.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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