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Dl Fisco: sugli scudi trasporti 4.0 e scontrino digitale. Ecco le novità

Ok della Commissione Finanze della Camera al provvedimento: sul piatto 5 milioni per la logistica smart e l’innovazione del sistema ferroviario. Un database per stanare i “furbetti” del bollo auto. E-payment: via al credito di imposta per chi paga con smartphone

Pubblicato il 02 Dic 2019

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Via libera della Commissione Finanze della Camera al Dl Fisco. Novità sul fronte digitale con nuovo fondi per i trasporti 4.0. Dal 2020 una quota pari a 5 milioni di euro all’anno delle risorse del Fondo per il finanziamento degli interventi di adeguamento dei porti sarà destinata al finanziamento delle attività strettamente connesse alla digitalizzazione della logistica del Paese, con particolare riferimento ai porti, interporti, ferrovie e autotrasporto. Lo prevede un emendamento di Italia viva al dl Fisco, riformulato dai relatori e approvato dalla commissione Finanze della Camera che stamattina ha dato il via libera al provvedimento.

Il mercato della Logistica in Italia

La fotografia scattata dall’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” della School of Management del Polimi mostra un settore in fermento, che dovrà però affrontare la sfida dei dati per stare al passo con i tempi: in particolare serve che gli operatori si pongano non solo come gestori di flussi fisici, ma anche, dice Marco Melacini, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics, come “garanti della qualità dei flussi informativi per i processi interni e lungo la filiera”.

La Contract Logistics conferma la sua crescita nel 2018, con un fatturato previsto di 84 miliardi di euro, il 41,7% delle attività logistiche complessive, in crescita dello 0,7% rispetto al 2017. Si consolida in questo modo il trend positivo degli ultimi cinque anni (+0,6% nel 2018, +1,3% nel 2017, +1,7% nel 2016, +0,7% nel 2015).

Si stima per la fine del 2019 un ulteriore lieve aumento del fatturato che a fine anno dovrebbe raggiungere quota 84,5 miliardi di euro, anche se con un rallentamento del trend a causa dell’incertezza nel quadro nazionale ed internazionale. Il fermento del settore è testimoniato da 76 di operazioni di fusione e acquisizione nel periodo 2015-2019 che hanno coinvolto fornitori di servizi di logistica internazionale (41% dei casi) e nazionale (59%), con oltre 500 milioni di fatturato complessivo delle aziende acquisite nel corso dell’anno. Sono i grandi operatori a trainare il fatturato grazie a un incremento del 6,3% dal 2016 al 2017, mentre la redditività rimane stabile al 3,9%.

Le altre novità del Dl Fisco

  • Stretta sui “furbetti” del bollo auto. Per evitare duplicazioni e perdite di tempo il Dl fiscale prevede che il sistema informativo del Pubblico registro automobilistico sarà alimentato anche con i dati delle tasse automobilistiche. I dati saranno poi girati alle Entrate, alle Regioni e alle province autonome che procederanno ad incrociare le informazioni acquisite con quelle già a loro disposizione. Sarà un disciplinare siglato da tutte le amministrazioni a regolare l’utilizzo delle banche dati e dei dati messi a fattor comune per stanare gli evasori.
  • Via libera anche all’abrogazione delle sanzioni per i commercianti che non hanno il pos per i pagamenti con carta di credito/debito.
  • L’emendamento sullo “scontrino unico” prevede invece che dal 2021 possano essere usati strumenti evoluti di incasso – utilizzati per le carte o altre forme di pagamento potranno consentire anche l’assolvimento degli obblighi di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate – senza doppio uso di pos e registratore telematico di cassa. La misura dovrà essere completata con un provvedimento attuativo del direttore dell’Agenzia delle entrate.
  •  Anche i pagamenti effettuati con cellulari daranno il diritto, per gli esercenti, al credito d’imposta già previsto per le transazioni con gli altri pagamenti elettronici. Il decreto prevede un’agevolazione pari al 30% delle commissioni per le transazioni effettuate dal 1° luglio per i soggetti che non abbiano ricevuto nell’anno precedente ricavi e compensi per un importo superiore a 400mila euro.

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