IL PROVVEDIMENTO

Dl Rilancio, Anie: “Digitale nell’ecobonus, serve approccio Industria 4.0”

L’associazione confindustriale chiede di estendere le agevolazioni al 110% premiando tecnologie e soluzioni innovative. Busetto: “Spinta al sistema produttivo”

Pubblicato il 08 Giu 2020

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Potenziare il Piano Transizione 4.0 ampliando il super bonus edilizia previsto dal Dl Rilancio alle tecnologie digitali. E’ la richiesta avanzata al governo da Anie, associazione di Confindustria che rappresenta l’industria elettrotecnica ed elettronica Italiana, che punta a un’estensione del super bonus al 110%, “premiando tecnologie, apparecchiature, soluzioni impiantistiche innovative energeticamente performanti e digitali, con connessione integrata così da aumentare sicurezza e trasmissione dei dati, attualmente escluse” dal piano.

In questo senso l’associazione propone di “mutuare l’approccio vincente già sperimentato nel piano Impresa 4.0, tra l’altro nel rispetto di un più generale principio di neutralità tecnologica”.

Secondo il presidente della federazione Giuliano Busetto “la transizione del manifatturiero verso l’utilizzo delle tecnologie abilitanti Industria 4.0 è una formidabile occasione per il rilancio del sistema produttivo, funzionale a un suo riposizionamento negli scenari competitivi globali -. Serve subito una forte accelerazione e perché ciò avvenga è necessario un potenziamento immediato dei principali strumenti del Piano Transizione 4.0”.

Emendamenti “digitali” al Dl Rilancio

Anie esprime soddisfazione per “l‘accoglimento da parte del Parlamento della sua richiesta di porre maggiore attenzione nei confronti del Piano Transizione 4.0 e di ricomprendere nel super bonus per l’edilizia tecnologie impiantistiche determinanti per la transizione energetica e digitale del patrimonio immobiliare nazionale”. Tra gli emendamenti proposti al “Decreto Rilancio” Anie, si legge in una nota, auspica che due delle proposte presentate possano venire prese in considerazione dal Governo ed entrare a far parte del provvedimento.

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Oltre “alla necessità di chiarire da subito la dimensione degli strumenti messi a disposizione delle imprese – fa sapere Anie – è fondamentale dare al Piano Transizione 4.0 un orizzonte applicativo di medio termine. Il rinnovo annuale delle misure non giova agli investitori che devono invece avere certezze per un periodo non inferiore ai 3 anni per decidere gli investimenti necessari ad una profonda trasformazione in ottica digitale delle imprese”.

L’estensione del bonus al 110%, che ricomprenda tecnologie e soluzioni impiantistiche innovative, potrà così produrre un “effettivo e misurabile risparmio dei consumi energetici e abilitanti nella evoluzione digitale delle abitazioni, esigenza resa ancora più evidente dagli effetti del Covid-19″.

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