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Mercato consegne, la scossa di Amazon. Agcom: “Nodo concorrenza”

Pubblicato il documento di consultazione sull’analisi del settore. Allineamento ai trend mondiali, ma riflettori su contratti di lavoro e integrazione verticale come fattore di rischio della competitività

Pubblicato il 23 Set 2019

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L’e-commerce spariglia le carte nel mercato italiano dei servizi di consegna pacchi. E lo spinge nel mirino di Agcom che pubblica il documento di consultazione sulla “prima analisi”, spiega l’authority, del settore all’indomani dell’ingresso di Amazon & Co.

E-commerce e consegna pacchi: Italia e estero

Dallo scenario emerge un sostanziale allineamento dei trend del mercato italiano alle tendenze in corso negli altri mercati europei e mondiali, grazie alla crescita dell’e-commerce anche nel nostro Paese. Lo sviluppo dell’e-commerce ha determinato una maggiore concorrenza e l’affermarsi di un modello di business centrato sul destinatario (receiver-oriented), nonché di nuove modalità di gestione delle reti (es. consegna congiunta di pacchi e lettere, consegna flessibile), in particolare, nella fase di consegna (es. parcel lockers).

Mercato servizi consegna, i limiti del mercato italiano

Ma non è tutto oro quel che luccica. In primo piano “evidenti criticità” di natura concorrenziale: la presenza di una piattaforma e-commerce verticalmente integrata, dice l’authority,”può costituire un limite allo sviluppo della concorrenza nei mercati delle consegne in ambito nazionale, in particolare per i servizi rivolti ai venditori e-commerce”.

Mentre la mancata osservanza degli “obblighi derivanti dal titolo abilitativo da parte degli operatori, in particolare in tema di contratti di lavoro, può conferire un ingiusto vantaggio competitivo”. Serve dunque aumentare “il livello di sorveglianza sulle condizioni di fornitura dei servizi per avere una corretta visione del mercato e per rendere più trasparenti le offerte a vantaggio degli utenti”.

Analisi Agcom, base per modifiche regolatorie

Di conseguenza, a giudizio dell’authority potranno essere introdotte “modifiche alla regolamentazione, anche in materia di trasparenza delle condizioni tecniche ed economiche delle offerte, e in materia di requisiti ed obblighi dei titolari di autorizzazione”.

Tra i nuovi entranti Amazon, che ha iniziato l’attività a fine 2016, è “certamente l’operatore che ha visto crescere maggiormente la propria quota di mercato – si legge nella nota Agcom -. Dal lato della domanda rappresenta il primo cliente per numerosi operatori postali”.

L’Autorità ha individuato quattro mercati merceologici rilevanti – tutti di dimensione geografica nazionale – dei servizi di consegna dei pacchi: 1) le consegne deferred in ambito nazionale; 2) le consegne espresse in ambito nazionale; 3) consegne transfrontaliere in entrata; 4) consegne transfrontaliere in uscita. In nessuno dei mercati individuati l’Autorità ha rilevato posizioni di significativo potere di mercato, ma ritiene necessario continuare a monitorare l’evoluzione del mercato.

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