La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale possono trovare posto nell’evoluzione del sistema formativo italiano,
purché si salvaguardi sempre l’aspetto umano della scuola. Questo il cuore dell’intervento del
Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, alla manifestazione
Didacta Sicilia, a Catania. “La scuola costituzionale che ha la persona dello studente come valore cardine, se vuole avere un futuro non potrà non avere al centro l’innovazione tecnologica e le sue molteplici ricadute benefiche. La vera sfida della politica è governare questo processo all’interno di una visione strategica, governare e non subire un processo che non può prescindere dal ruolo fondamentale dei docenti, dal discorso di umanizzazione che è il nucleo essenziale della scuola”, ha affermato Valditara.
Scuola digitale e Ai, il governo investe nel Sud
“Noi abbiamo fondato una parte dei 20 punti di semplificazione della scuola italiana”, ha proseguito il ministro, “proprio sul buon utilizzo dell’intelligenza artificiale e della digitalizzazione come strumento per rendere più semplice la vita di chi opera nella scuola, di famiglie e studenti”. La grande opportunità dell’Ai è quella di potenziare e personalizzare i percorsi formativi.
L’impegno del governo si traduce concretamente nell’investimento di 325 milioni di euro, attraverso l’Agenda Sud, per trasformare le scuole in “poli educativi e presidi di sviluppo del territorio e della legalità”, ha indicato Valditara.
Inoltre, sono stati destinati
due miliardi e 100 milioni di euro del Pnrr per lo sviluppo di ambienti e laboratori digitali. Queste iniziative mirano a liberare il potenziale del Mezzogiorno, considerandolo una risorsa non solo per la regione, ma per l’intero Paese. L’idea di fondo di Agenda Sud è che “il Mezzogiorno non sia più una criticità da gestire ma una risorsa da liberare in tutta la sua potenzialità”, ha detto Valditara.
Il Pnrr per la formazione del personale scolastico
Ad agosto il ministro dell’Istruzione ha firmato un decreto che destina alle scuole oltre 8 milioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza per investimenti nella didattica digitale integrata e nella formazione del personale scolastico all’utilizzo dei nuovi strumenti della transizione digitale.
Il provvedimento mira alla realizzazione di iniziative con reti di scuole in tutto il Paese. L’obiettivo è rafforzare, sia negli studenti sia nei docenti, le competenze digitali e di innovazione.
Il decreto contribuirà al raggiungimento del target europeo che prevede, entro il 31 dicembre 2024, la formazione di 650.000 tra dirigenti scolastici, docenti e personale amministrativo, l’attivazione di 20.000 corsi di formazione e il coinvolgimento di 8.000 istituzioni scolastiche.
Queste iniziative – ha fatto sapere il ministero – contribuiranno alla diffusione sui territori delle azioni del Pnrr, saranno realizzate secondo metodi e approcci laboratoriali innovativi co-progettati e, in base alle esperienze e alle attività didattiche e formative svolte, costituiranno documentazione sull’orientamento, sullo scambio e sulla conoscenza delle buone pratiche in tema di didattica digitale.
La piattaforma online Unica
Intanto, da ieri, è online
“Unica”, la nuova
piattaforma online lanciata dal ministero dell’Istruzione che rappresenta un punto di
accesso ai servizi digitali dedicati a studenti e famiglie e per agevolare le
comunicazioni scuola-famiglia. Particolare attenzione è data al tema dell’
orientamento: grazie a nuovi strumenti, con il
docente tutor, che consentiranno a ciascun studente di individuare e valorizzare i propri talenti e che, con il docente orientatore, daranno un concreto supporto nell’individuazione del percorso più indicato per il futuro dei ragazzi, universitario o professionale.
“Una tappa fondamentale – ha affermato il ministro Giuseppe Valditara – del nostro impegno nell’offrire un’istruzione più accessibile, efficiente e orientata al futuro”.