LA PROPOSTA

L’Europarlamento: “Google si divida in due”

Per risolvere la questione del predominio sul mercato del search, il Parlamento europeo propone che l’azienda scorpori le attività di ricerca da quelle commerciali. La mozione al voto a fine settimana: schierati per il sì Popolari e Socialisti

Pubblicato il 24 Nov 2014

google-131220140035

Il Parlamento europeo vuole dividere Google in due per spezzare il suo predominio sul mercato della ricerca su Internet. Si tratta di uno dei più audaci assalti al colosso hitech americano finora condotto dall’Europarlamento che ha preso la forma di una risoluzione che propone per tutte le aziende della web search la separazione delle attività di ricerca da ogni altra attività commerciale. In questo modo sarebbero risolte le questioni antitrust sollevate dal dominio di Google sul mercato della ricerca Internet in Europa.

Una bozza della mozione vista dal Financial Times sostiene che la separazione dei motori di ricerca da altri servizi commerciali andrebbe considerata come possibile soluzione al predominio di mercato; non si cita direttamente Google ma è chiaro che il target della proposta è innanzitutto Mountain View. La risoluzione ha l’appoggio dei due principali schieramenti politici del Parlamento europeo, il Partito Popolare europeo e i Socialisti.

Google non ha per ora commentato, ma la stampa americana, Forbes in testa, è molto sarcastica verso questo assalto dell’Europa contro un’azienda a stelle e strisce e fa notare che il Parlamento europeo non ha alcun potere di dividere in due un’azienda e che tale potere è se mai della Commissione europea. L’Europarlamento ha però una crescente influenza sulla Commissione e la Commissione, come noto, indaga da cinque anni sul dominio di Google nella ricerca online e sulle possibili ripercussioni per la concorrenza di mercato. Margrethe Vestager, la nuova commissaria europea alla concorrenza, ha per ora adottato una posizione cauta, indicando che ascolterà il punto di vista di Google e dei vari competitor prima di decidere come portare avanti l’indagine antitrust che vede coinvolta l’azienda americana.

“La separazione delle due attività non può essere esclusa”, afferma Andreas Schwab, europarlamentare tedesco che è fra i sostenitori della mozione per la separazione del motore di ricerca.”Le posizioni dominanti non sono mai una cosa buona per il mercato”, continua Schwab. “Ci sono strumenti che la Commissione può usare”. Ramon Tremosa, europarlamentare spagnolo che sponsorizza la mozione, ha detto che è necessario considerare la separazione della ricerca Internet dalle altre attività come soluzione di lungo termine.

Ma per Forbes ordinare a Google e a qualunque motore di ricerca di staccarsi dalle sue altre attività commerciali equivarrebbe a uccidere queste aziende, perché il loro modello di business si basa sulla vendita di pubblicità, che finanzia l’attività della search.

Il testo finale della risoluzione del Parlamento europeo sarà concordato nel corso di questa settimana, in vista del voto atteso per il 27 novembre. Schwab ha dichiarato all’agenzia di stampa Reuters che la risoluzione sarà con tutta probabilità adottata.

Qualunque sia l’esito, si tratta per Google di un acuirsi delle pressioni che già gravano sull’azienda americana, sotto attacco in Europa su più fronti, dalle questioni di privacy alla cosiddetta elusione fiscale.

“La mozione indica che qualcosa per Google dovrà cambiare”, sottolinea Gary Reback, avvocato americano che ha presentato diverse cause da parte di aziende che si sono mosse contro Google e il suo dominio nella ricerca. “Il Parlamento non impone certo alcun obbligo sulla Commissione europea, ma la Commissione dovrà ascoltare le sue istanze”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati